sanguinitade
Con il valore di " consanguineità ", " relazione di parentela ", ricorre nell'episodio della donna giovane e gentile, con D. di propinquissima sanguinitade congiunta (Vn XXIII 12), che assiste il poeta infermo; in lei si è propensi a vedere la sorella di D. (v. ALIGHIERI, Alighiero II) andata sposa, secondo la testimonianza del Boccaccio (cfr. il commento a If VIII 1), a Leone Poggi (v.).
A Manetto Portinari (v.) o ad altro fratello di Beatrice, probabilmente si allude in Vn XXXII 1 questi fue tanto distretto di sanguinitade con questa gloriosa, che nullo più presso l'era.