sangue
Fluido corporeo attraverso il quale si realizza il trasporto di sostanze nutritive e di cellule specializzate che difendono i tessuti periferici da infezioni e malattie. L’organismo umano contiene 5÷6 l di s., equivalenti all’8% circa del peso corporeo. Il s. è formato da due componenti: una liquida, o plasma, che costituisce il 55÷60% del volume del s., e una composta da elementi cellulari presenti in sospensione nel plasma (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine), che rappresentano complessivamente il 45÷40% del volume totale del sangue. Il s. viene depurato attraverso i reni, che eliminano le sostanze tossiche dell’organismo: il processo di filtrazione avviene nei glomeruli renali. Quando questa funzione viene meno, si instaura la condizione di insufficienza renale, che può essere acuta o cronica. Il s. adempie inoltre al trasporto dei gas, alla distribuzione delle sostanze nutritive, al trasporto dei prodotti del catabolismo dai tessuti periferici ai reni, alla regolazione del pH e della composizione elettrolitica dei liquidi interstiziali, alla regolazione della temperatura corporea.
Nel plasma, che ha una densità poco più alta dell’acqua, sono disciolte numerose sostanze: sostanze nutritive (glucosio, vitamine, amminoacidi, lipidi), proteine, ormoni, gas (anidride carbonica, ossigeno), ioni (sodio, cloruro, calcio, potassio, magnesio, ecc.) e sostanze di rifiuto, come l’urea. Le proteine plasmatiche sono prodotte per la maggior parte nel fegato, tranne le immunoglobuline, gli ormoni e alcuni enzimi. Le proteine principali contenute nel plasma sono l’albumina, che regola la funzione osmotica, e le globuline, fondamentali per i processi immunitari (immunoglobuline, o anticorpi, deputate al riconoscimento di agenti patogeni) e per il trasporto di varie sostanze (proteine vettrici), come ioni o ormoni. All’albumina e alle globuline si legano i lipidi (acidi grassi, trigliceridi, colesterolo) non solubili in acqua, dando luogo alle lipoproteine. Altre proteine, fondamentali per i processi fisiologici di emostasi, sono il fibrinogeno e il suo derivato, la fibrina, le cui molecole formano un reticolo che dà luogo al processo di coagulazione. Le proteine plasmatiche mantengono il pH fisiologicamente a 7,4 (funzione tampone).
Gli elementi figurati del plasma sono prodotti dal midollo osseo, dalle linfoghiandole e dalla milza, che per la loro funzione vengono detti organi emopoietici. La parte corpuscolata del s. è rappresentata da globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. I globuli rossi, o eritrociti o emazie, rappresentano un po’ meno della metà del volume totale del s. e tra gli elementi figurati sono la componente predominante. Queste cellule contengono emoglobina, una grande molecola proteica contenente ferro, che rappresenta circa un terzo del peso della cellula. Circa il 97% dell’ossigeno trasportato dal s. è fissato nell’emoglobina, che raccoglie l’ossigeno dove la sua concentrazione è elevata (polmoni), e lo cede dove la concentrazione è bassa (tessuti del corpo), combinandosi con l’anidride carbonica prodotta dal metabolismo cellulare. Un globulo rosso ha una vita media di circa 4 mesi (120 giorni) prima di essere fagocitato dai macrofagi localizzati a livello della milza. Il numero dei globuli rossi del s. si mantiene costante grazie a un meccanismo di feedback negativo, regolato dall’ormone eritropoietina. Il gruppo sanguigno è determinato da proteine specifiche presenti sulla membrana dei globuli rossi (gruppi, A, B, AB o 0, a seconda della presenza o meno di proteine specifiche). I globuli bianchi (leucociti) sono responsabili delle difese immunitarie dell’organismo. Si distinguono cinque categorie di globuli bianchi (linfociti, monociti, neutrofili, basofili ed eosinofili) che insieme costituiscono meno dell’1% delle cellule del sangue. I globuli bianchi svolgono una funzione difensiva contro gli agenti patogeni esterni, inglobando i batteri o altre cellule identificate come estranee (fagocitosi), ivi comprese le cellule cancerogene. I linfociti B e T intervengono nella risposta immunitaria; anche se svolgono ruoli nettamente diversi, sono accomunati dalle stesse fasi fondamentali: riconoscimento dell’agente estraneo e memorizzazione. Le piastrine sono frammenti di megacariociti, formatisi per gemmazione, e svolgono un ruolo essenziale nel processo di coagulazione. La formazione del coagulo ha inizio quando le piastrine, insieme ad altri fattori contenuti nel plasma, giungono a contatto con una superficie irregolare, per es. un vaso sanguigno lesionato.