Famiglia napoletana; capostipite è Pietro, cavaliere normanno al seguito di Roberto il Guiscardo, che trasse nome dal castello di S. Felice nella Terra di Lavoro. Nel sec. 13º la famiglia possedeva già i titoli di conte di Bagnoli e di conte di Corigliano (1239); nel 1583 entrava nell'Ordine di Malta; nel 1609 otteneva il titolo di duca di Rodi, nel 1625 quello di duca di Bagnoli, nel 1637 quello di duca di Lauriano, nel 1646 quello di principe di Monteverde, nel 1658 quello di duca di San Cipriano, nel 1795 quello di duca di Acquavella e Torricella. Poi si divise in due rami: quello di Acquavella e Torricella e l'altro di Bagnoli e S. Cipriano. Marchesi di Monteforte nel 1855, di Torricella, di Montesilvano, principi di Viggiano nel 1891, fra i membri della famiglia vanno ricordati: Paride, giustiziere di Calabria e vicario di Terra di Lavoro (1393); Francesco, giurista (v.); Tommaso, vescovo di Cavour e di Venosa, commissario generale del Concilio di Trento, governatore di Perugia (sec. 16º); Giovanni Vincenzo, generale (v.); Ferdinando, architetto (v.); Gennaro, arcivescovo di Cosenza nel 1600; Guglielmo, cardinale (v.).