Nome d’arte dell’attrice italiana Elena Salvatrice Greco (n. Tunisi 1933). Dotata di un fisico prorompente e di autoironia, ha saputo interpretare durante la sua carriera sia ruoli comici, che drammatici, che patetici. Famosa particolarmente negli anni Sessanta ha recitato soprattutto in film d’autore, e ha avuto successo anche in Francia. Ha esordito sul grande schermo nel 1955 in Lo scapolo, ma il primo ruolo importante è arrivato quattro anni più tardi con Il generale Della Rovere di R. Rossellini. È stata ancora diretta da A. Pietrangeli sia in Adua e le compagne (1960), che in Fantasmi a Roma (1961) e in La visita (1964). Ha vinto due volte il Nastro d'argento, nel 1964 per 8 1/2 (1963) e nel 1966 per Giulietta degli spiriti (1965), entrambi di F. Fellini. Tra gli altri numerosi film da ricordare: Frenesia dell'estate (1963), Le voci bianche (1964), Le belle famiglie (1964), L'ombrellone (1965). Per un periodo ha abbandonato le scene per dedicarsi alla famiglia. Negli anni Ottanta è stata intensa la sua carriera di conduttrice televisiva, che l’ha resa popolare. Negli anni Duemila è tornata a recitare in teatro e per il grande schermo, tra le ultime pellicole interpretate: Il cuore altrove, di P. Avati (2003); Happy Family, di G. Salvatores (2010); A casa tutti bene, di G. Muccino (2018); Un nemico che ti vuole bene, di D. Rabaglia (2018). Nel 2020 ha ricevuto il Globo d'Oro alla carriera e nel 2021 il David Speciale alla carriera.