Poeta ungherese (Szombathely 1913 - Budapest 1989). Iniziò a comporre poesie giovanissimo e attirò l'attenzione dei critici con la sua tesi di laurea sulla poetica (A vers születése "La nascita del verso", 1939). Gli studî e i viaggi contribuirono alla sua formazione, definita completa. Nelle raccolte poetiche (Hideg van "Fa freddo", 1934; Medúza "Medusa", 1943; A fogak tornáka "La chiostra dei denti", 1947; A hallgatás tornya "La torre del silenzio", 1956; Tűzkút "Pozzo di fuoco", 1964; Összegyütött versei "Poesie raccolte", 1975; Harmincharom vers "Trentatré versi", 1978; Posta messzirol "Posta da lontano", 1981), W. ha conciliato, attraverso un ritmo sapiente, motivi della lirica universale con la tradizione poetica magiara. Rilevante anche la sua attività di traduttore da lingue orientali e occidentali, tra cui l'italiano (Dante, Petrarca, Metastasio, Leopardi, D'Annunzio, Palazzeschi, ecc.).