Poeta, traduttore, esteta ungherese (Budapest 1889 - ivi 1963), religioso scolopio, prof. di letteratura ungherese moderna nell'univ. di Szeged, poi (1946) di Budapest. Membro della Società Kisfaludi e della Società Petőfi; premio Kossuth nel 1948. Eccelle nella lirica religiosa (Csend "Silenzio", 1923; Sarlós Boldogasszony "Madonna della falce", 1928; Magányos virrasztó "Vegliante solitario", 1936; Az Úristen fiatal "Iddio è giovane", 1940; Győzöd-e még? "Ce la fai ancora?", 1945; Tizenkét csillagu korona "Corona dalle dodici stelle", 1947; Őszi fecske, "La rondine d'autunno", 1958; A zsoltárok könyve "Il libro dei salmi", 1961). Volume postumo: Aldás ("Benedizione", 1964). Opere principali teoriche: Esztétika ("Estetica", 1943); A magyar romantika kérdése ("Il problema del romanticismo ungherese", 1943).