SAN VITO dei Normanni (A. T., 27-28-29)
Cittadina della provincia di Brindisi, da cui dista 20 km., situata a 110 m. s. m. nella cosiddetta "pianura messapica". È un grosso centro agricolo e commerciale, detto anche degli Schiavoni perché fondato da una colonia slava, con case basse e tetto a terrazza, con vie rettilinee, ampie e incrociantisi ad angolo retto; conserva tuttora le tozze torri merlate e l'antico castello feudale al centro dell'abitato, e la barocca chiesa di Santa Maria della Vittoria, costruita in memoria della battaglia di Lepanto. Ha la stazione ferroviaria sulla linea Bari-Lecce, a 11 km. di distanza (servizio automobilistico).
Il territorio comunale è esteso 66,36 kmq. e contava, nel 1931, 13.476 ab., il 600 dei quali vivono in case sparse e il resto nel centro capoluogo. Recentemente al comune di San Vito è stata tolta la frazione di S. Michele Salentino (4041 ab. nel 1921, 4262 nel 1931); prima di questa sottrazione di territorio, il comune di S. Vito contava 15.175 ab. La superficie comunale per 1/3 (32%) è occupata da seminativi semplici e arborati e per poco meno di 2/3 da colture legnose specializzate: i prodotti agricoli principali sono olio d'oliva, fichi, mandorle, vino, grano, fave, ortaggi.