SAN MAURIZIO del Vallese
Abbazia. Detta in francese S. Maurice d'Agaune. Secondo la tradizione una legione di 6600 soldati tebani, chiamata dall'Oriente nel Vallese per ordine di Massimiano allo scopo di cooperare alla grande persecuzione contro i cristiani, non avendo voluto ubbidire venne sterminata. San Maurizio è uno dei pochi, fra i soldati di quella legione, di cui si conosca il nome.
Qualche tempo dipoi S. Teodoro, primo vescovo di Octodurum (Martigny), avuta la rivelazione del sito ove giacevano le ossa dei martiri le disseppellì e presso quel luogo costruì una basilica ove ben presto ebbe origine l'abbazia. La critica moderna si limita ad affermare che verso il 360-370 un vescovo di Martigny, probabilmente il primo, S. Teodoro, riunì un buon numero di corpi di santi e costruì una basilica in loro onore. Fin da quel tempo si disse che i corpi venerati fossero quelli di soldati martirizzati un secolo prima, e l'abbazia fu fondata non al tempo di S. Teodoro, ma al tempo del re dei Borgognoni, Sigismondo. La fondazione fu decisa il 30 aprile 513 e l'inaugurazione avvenne il 22 settembre 515. In breve l'abbazia crebbe in fama e in potenza così che ben presto il suo possesso fu ambito dai vicini. Tra il sec. VIII e il IX fu unita al vescovato di Sion e nella seconda metà di questo secolo il governo di essa passò nelle mani dei re di Borgogna, indi in quelle dei conti di Savoia che cominciarono ad esercitarvi un'influenza diretta con Amedeo III che vi introdusse i canonici regolari di S. Agostino, i quali sottrattisi all'autorità del vescovo dipesero direttamente dalla S. Sede. Nel 1782 il re Vittorio Amedeo III conferì all'abate il titolo di conte e nel 1840 papa Gregorio XVI il titolo di vescovo di Betlemme in partibus.
Bibl.: F. Gremaud, Origine de l'Abbaye de Saint-Maurice, in Mémorial de Fribourg, IV (1857); M. Besson, Monasterium Acaunense, Friburgo 1913; M. Reymond, Saint-Maurice, in E. Mottaz, Dict. historique du Canton de Vaud, II, Losanna 1921.