SAN LEUCIO
. Località della provincia di Napoli, 3,5 km. a NO. di Caserta, 120 m. sul mare, posta tra i M. San Leucio (a NE.) e Tifata (a NO.), presso la strada che unisce Caserta al Volturno. Il comune, che era stato costituito nel 1868 e che contava 900 ab. (di cui 350 nel villaggio di S. Leucio), è stato aggregato a Caserta.
Storia. - Sulle rovine della chiesetta di San Leucio, sorta, pare, durante il dominio longobardo, Ferdinando IV di Borbone fece costruire (1773-74) un piccolo casino da caccia, a chiusura del bosco omonimo. La necessità di sistemare le 17 famiglie, che s'erano aggiunte ai 5 0 6 custodi del bosco, indusse il re a fondare una parrocchia nel vicino castello di Belvedere (1775), a cui, quando la morte (17 dicembre 1778) del suo primogenito Carlo Tito fece abbandonare al re il casino originario, passò il nome di San Leucio. L'aumento, sempre più notevole, della popolazione, l'istituzione della scuola normale e finalmente l'introduzione della trattura delle sete e della manifattura dei veli resero necessaria la costruzione di nuove fabbriche e scuole (1783-88) e decisero il re a dare alla nuova fiorente colonia una compiuta legislazione (1789). La rivoluzione napoletana (1799) e il decennio francese (1806-1815) non interruppero lo sviluppo della colonia, ma non consentirono a Ferdinando di convertirla in una grande Ferdinandopoli. Ceduta in appalto da Francesco I, San Leucio ancor oggi è uno dei più fiorenti centri dell'industria della seta nell'Italia meridionale.
Bibl.: G. Tescione, L'arte della seta a Napoli e la colonia di San Leucio, Napoli 1932.