SAN GIOVANNI in Venere
Abbazia benedettina, situata in luogo pittoresco nel comune di Fossacesia (provincia di Chieti) sulle rocce che sovrastano l'Adriatico, circa 4 km. a NO. della foce del Sangro. Si dice sorta sulle rovine del tempio di Venere Conciliatrice nel secolo VI circa e poi sviluppatasi grandemente per munificenza del conte Trasmondo (973). Ne rimangono importanti avanzi monumentali, cioè la chiesa, il chiostro e una parte del monastero riferibili a una ricostruzione dell'abate Oderisio II (1165). La chiesa si compone di tre navate divise da piloni e di un vasto presbiterio rialzato sulla cripta, terminato da tre absidi e con sacrestia a lato. Stilisticamente risulta come l'opera di maestranze benedettine che si servivano delle note caratteristiche della nuova scuola borgognona del sec. XII. Al prospetto si lavorava tra il 1205 e il 1230. Grande interesse presentano il chiostro, che ora si sta ricostruendo, le absidi e i tre portali. Nella cripta notevolissime pitture a fresco di più epoche adornano le absidi. L'abbazia è ora in proprietà dei Padri dell'Oratorio.
Bibl.: V. Bindi, Studi su Castel S. Flaviano, Napoli 1882 (vol. IV, con ediz. di un ms. di P. Pollidoro); G. Bellini, Notizie storiche del celebre monastero benedettino di S. Giovanni in Venere, Lanciano 1887; V. Bindi, Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi, Napoli 1889; E. Bertaux, L'Art dans l'Italie méridionale, Parigi 1904; V. Zecca, La basilica di S. Giovanni in Venere nella storia e nell'arte (conferenza), Pescara 1910; P. Toesca, Storia dell'arte italiana, I: Il Medioevo, Torino 1927; I. C. Gavini, Storia dell'architettura in Abruzzo, Milano-Roma s. a.