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SAN GIORGIO

di Giuseppe Gerola - Enciclopedia Italiana (1936)
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SAN GIORGIO

Giuseppe Gerola

. Frazione del comune di Sant'Ambrogio di Valpolicella (provincia di Verona), posta a 375 m. s. m., sulle pendici sud-occidentali dei Lessini. Dista 3,5 km. da Sant'Ambrogio e conta 455 ab.

I non rari ritrovamenti di materiale preistorico e i numerosi frammenti in parte epigrafici di marmi scolpiti romani, murati negli edifici del paese o dispersi nei suoi muriccioli, parlano dell'antichità di quell'insediamento. Ma la rinomanza del villaggio è dovuta alla vetusta chiesa di S. Giorgio, costruita la prima volta agli albori del sec. VIII, ampliata nell'età romanica, trasformata nel sec. XVIII e ripristinata verso il 1924. La chiesa consta di due parti: l'una a pilastri in muratura, con l'abside rivolta ad occidente, l'altra a pilastri alternati a colonne, con triplice abside verso oriente. La prima, o - seguendo le più recenti opinioni - la parte absidale di essa, appartiene alla costruzione longobarda; tutto il resto all'ampliamento del sec. XII. Ma alla fabbrica del tempo di Liutprando vanno pure assegnati - oltre al battistero per immersione e ad un frammento di ambone - sette archivolti di ciborio e quattro colonnine, i primi con sculture barbariche di grande interesse, le seconde con una rara scritta del tempo che fa il nome del lapicida Orso. Al rifacimento romanico sono dovuti invece il campanile, il bel chiostro e alcuni avanzi di affreschi.

Oltre ai trattati generali, v.: L. Priuli Bon, Intorno alla chiesa di S. Giorgio di Valpolicella, in Madonna Verona, 1912, pp. 138-147; A. Da Lisca, S. Giorgio di Valpolicella, in Miscellanea per nozze Brenzoni-Giacometti, Verona 1924; L. Billo, Le iscrizioni veronesi dell'alto medioevo, in Archivio veneto, serie V, XVI (1934).

Vedi anche
Impero Bizantino Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.  storia ● L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo già con la riforma di Diocleziano (284-305). Col trasferimento della capitale dell’Impero a Bisanzio ... Vittore Carpàccio Carpàccio, Vittore. - Pittore (Venezia tra il 1455 e il 1465 - ivi o Capodistria 1525 o 1526). Nella sua prima opera datata, l'Arrivo di s. Orsola a Colonia (1490), per la Scuola di S. Orsola a Venezia, i modi di Antonello da Messina, filtrati attraverso Alvise Vivarini, si traducono in una narrazione ... santo Gerardo di Csanád Gerardo di Csanád, santo. - Benedettino (m. 1046), probabilmente italiano e della nobile famiglia veneziana dei Sagredo. Abate del chiostro di S. Giorgio in Venezia, durante un pellegrinaggio a Betlemme, costretto dalla tempesta a sbarcare a Zara, si diresse verso l'Ungheria. Da re s. Stefano fu qui ... Antonio di Puccio Pisano detto il Pisanèllo Pisanèllo ‹-s-›, Antonio di Puccio Pisano detto il. - Pittore e medaglista (n. prima del 1395 - m. 1455). Fu il massimo interprete della cultura tardogotica italiana insieme a Gentile da Fabriano, di cui fu probabilmente allievo. Umanisti e poeti (Guarino Veronese, Basinio da Parma, Porcelio, B. Facio) ...
Vocabolario
san
san agg. – Forma tronca di santo, in uso davanti a nomi proprî maschili che cominciano con consonante semplice (san Bartolomeo, san Vittore), compresa la z (san Zanobi), o con muta + liquida (san Gregorio), più di rado con s impura (san...
san Carlo
san Carlo locuz. usata come s. m. (pl. san Carli). – Moneta d’argento con il tipo di s. Carlo emessa da Carlo Emanuele I duca di Savoia nel 1614, del valore di 9 fiorini, aumentato via via negli anni seguenti (nel 1630 era superiore di...
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