SAN FRUTTUOSO
FRUTTUOSO Pittoresco villaggio ligure, frazione del comune di Camogli, annidato in una profonda, ma stretta insenatura che incide a S. il promontorio di Portofino. Il paese subì gravi danni il 26 settembre 1915 per un nubifragio che causò il franamento di un'altura sovrastante il centro. San Fruttuoso è accessibile per terra da Camogli (7 km.) per una strada in parte mulattiera, mentre servizî di vaporetti la collegano a Camogli, Rapallo e Portofino. Gli abitanti (90 al censimento del 1931) sono occupati nella pesca e nella fabbricazione di cordami.
La badia benedettina di San Fruttuoso già esisteva nel 986, e otteneva da Adelagia, imperatrice e regina d'Italia, donazione di numerose terre. La chiesa, di opera muraria rustica, è a tre navate, con cupola sulla navata centrale, sormontata da una seconda cupola su tamburo ottagono, con bifore. Schietta arte lombarda, con ricordi bizantini e qualche influenza provenzale (Toesca, Storia dell'arte, I, p. 529). Nella costruzione del piccolo chiostro furono utilizzati marmi romani. (La facciata, con parte della chiesa, fu asportata nel 1928 da un'alluvione). Il palazzo, restaurato (1933-34) sotto la direzione di Ugo Nebbia, fu eretto probabilmente nella seconda metà del sec. XIII, e verosimilmente dai D'Oria, che tra il 1275 e il 1305 diedero sepoltura, in tombe ad arcosolio, vicino al chiostro, a sette dei loro (v. doria, XIII, p. 166, figura). Nel 1550 fu data in giuspatronato al grande Andrea. Feudo intatto, con poche abitazioni di pescatori, in fondo a una rada rocciosa celebrata da molti artisti, è tuttora possesso dei principi Doria Pamphili.
F. Luxardo, Memorie stor. del comune di S. Margherita Ligure, Genova 1857; 2ª ed., 1876; J. Doria, La chiesa di S. Matteo in Genova, Genova 1870; M. Labò, San Fruttuoso di Camogli (rapporto sul restauro), in Rass. di architettura, VIII (1935).