SAN FERMO della Battaglia
Paese della Lombardia, in provincia di Como, già frazione del comune di Vergosa, ora capoluogo del comune omonimo. Dista km. 31/2 da Como verso O., e sorge sopra un colle (394 m.) cui si accede di regola attraverso la Valle di Vico. Nel mezzo della piazza s'innalza l'obelisco commemorativo del fatto d'armi cui la località deve nome e notorietà (v. sotto); su un lato della piazza, la chiesa, anteriore al sec. XVI, e ampliata sulla fine di questo. San Fermo è centro agricolo (fiera dal 9 al 15 agosto). Il comune (3,13 kmq.), comprendente, oltre il capoluogo, le località di Marnago, Vergosa, Trinità e La Costa, contava 899 ab. nel 1921 e 1084 nel 1931: di questi 190 vivono agglomerati in San Fermo.
Combattimento di San Fermo. - Avvenne il 27 maggio 1859, fra reparti austriaci del corpo Urban e reparti dei Cacciatori delle Alpi agli ordini di Garibaldi. Questi si avviava all'occupazione di Como, quando a Malnate seppe che il nemico si trovava fra San Fermo e Civello. Garibaldi continuò la marcia fino a Solbiate, donde spinse avanti il 1° reggimento (Cosenz) fino a Olgiate. Gli altri due reggimenti (Medici e Ardoino) sfilarono inosservati fra le groppe collinose e giunsero a Cavallasca, sulla strada che da San Fermo conduce a Como. Il Medici ebbe ordine di attaccare San Fermo. La compagnia De Cristoforis seguita da quella Susini attaccò la posizione di fronte, mentre la compagnia Pellegrino (sinistra) da Cavallasca mosse per un sentiero adducente sul fianco del nemico. Ad altra compagnia (Vacchieri) fu affidato il compito d'impedire la ritirata austriaca su Como. L'inizio prematuro del fuoco da parte di alcuni volontarî avendo fatto mancare la sorpresa, il De Cristoforis audacemente decise di scagliare i suoi uomini all'assalto, ma la fortuna non gli arrise. L'attacco fu rinnovato con rinforzi, e al nuovo impeto la posizione austriaca dell'Oratorio cedette. Poiché frattanto la minaccia delle truppe garibaldine diventava grave anche sulle ali, minacciate di accerchiamento, gli Austriaci cedettero il campo e ripiegarono su Rondineto. Dei garibaldini caddero il capitano De Cristoforis e i sottotenenti Pedotti e Cartellieri.