SAN DOMINGO (XXX, p. 634; App. I, p. 988)
DOMINGO Popolazione (p. 634). - In base al censimento 1935 la popolazione ammontava a 1.478.121 ab. con una densità pari a 29,5. Da un'ulteriore stima del gennaio 1947 risultò di 2.120.058 ab. (dens. circa 42,4). Il suo accrescimento è stato quindi notevole dopo il censimento 1921: cioè pari a 46,6‰ annuo nel periodo 1921-35 e a 38,2‰ in quello 1935-47. Aumentata in particolar modo la popolazione di alcune città: quella della capitale Ciudad Trujillo era nel 1945 di 116.992 abitanti (aumento 64‰ annuo durante il decennio 1935-45), e circa duplicata era quella di Santiago de los Caballeros (34.175 ab. nel 1935) e di San Francisco de Macorís (10.100 ab. nel 1935). Gran parte della popolazione è rappresentata da mulatti (92%): per il resto sono creoli (4%) e negri (4%). Gli stranieri erano nel 1935 un'aliquota trascurabile (73.079, cioè circa 5% della popol. complessiva), di cui più che 2/3 rappresentati da Haitiani (72%), in gran parte (49.650) agricoltori.
Dal 1939 ad oggi si sono avute alcune modifiche nella ripartizione delle provincie della repubblica. Nel 1938 fu creato il dipartimento provinciale di Benefactor (tra la Cordigliera centrale e la piana di Hinche). Nel 1939 si istituirono due nuove provincie: Dajabón (lungo l'ampia valle del fiume Yaque), e Monte Plata (sul lato meridionale della Cordigliera centrale), chiamate poi rispettivamente Libertador e Arzobispo Marino. Nel 1943 altre due provincie: San Rafael (lungo la Cordigliera centrale e presso la frontiera con Haiti, e Bahoruco (con la regione del lago Enriquillo). Si è poi avuta la costituzione di altre due provincie: Altagracia (lungo la Cordigliera di Seiboc) e Trujillo (ad est della baia d'Ocoa). In tal modo le provincie da 12 che erano nel 1938 sono diventate 18. Ad esse va aggiunto il distretto federale con la capitale.
Condizioni economiche (p. 634). - È inalterata come area investita e come produzione la coltura della canna saccarifera; viceversa sono in aumento quelle del caffè (53.000 ha., e 198.000 q. nel 1945), del cacao (240.000 q. nel 1945 e 260.000 q. nel 1946) e del tabacco (186.000 q. nel 1945 e 318.000 q. nel 1946). Molto numeroso anche il bestiame: il censimento agricolo del 1939 ha rilevato 818.500 bovini, 783.000 suini, 466.900 caprini e 37.200 ovini, 408.300 equini.
Gli scambî commerciali, come per il periodo precedente, hanno segnato fino al 1940 una prevalenza solo trascurabile dell'esportazione; ma dopo quell'anno, questa è diventata più forte, fino al doppio dell'importazione. I relativi valori, in milioni di dollari, per il periodo 1935-45, sono: esportazione 36,8 ed importazione 15,9.
Finanze (XXX, p. 635; App. I, p. 988). - Si riportano qui di seguito le cifre dei bilanci:
Con una serie di leggi, emanate nell'autunno del 1947, è stata attuata una riforma monetaria e bancaria che ha compreso: a) l'istituzione di una moneta nazionale: il peso oro dominicano, di valore uguale al dollaro statunitense; b) la creazione del Banco Central de la República Dominicana, incaricato dell'emissione della nuova moneta, con l'obbligo di mantenere una riserva in oro e valuta estera non inferiore al 50% del totale degl'impegni a vista; c) l'istituzione di una Giunta monetaria, avente il compito della direzione della politica monetaria; d) una nuova regolamentazione dell'attività delle banche. Con il 1° febbraio 1948 le banconote in dollari hanno cessato di avere corso legale nel paese. Al 30 novembre 1948 la circolazione ammontava a 18,1 milioni e i depositi presso le banche commerciali ascendevano a 35,5 milioni, di cui 20,7 a vista. Alla stessa epoca il Banco Central deteneva riserve auree per 4 milioni e valuta estera (in prevalenza dollari) per 11,4 milioni. Nell'aprile 1948 la repubblica, che concorre al Fondo monetario internazionale e alla Banca di ricostruzione con 5 e 2 milioni di dollari rispettivamente, ha comunicato al Fondo la parità aurea del peso di gr. 0,888671 di fino, corrispondente alla parità del dollaro.
Storia. - L'incidente con Haiti, per l'espulsione dei lavoratori (1937) venne risolto nel 1938 in seguito ad arbitrato, con il pagamento di un'indennità di 750.000 dollari. Nel maggio, succedette nella presidenza al generale Rafael L. Trujillo Medina (in carica dal 1930) J. B. Peynado; il Trujillo rimase però il supremo regolatore della vita nazionale. Egli mise grandi estensioni di terreno a disposizione di rifugiati europei, specialmente ebrei tedeschi, che costituirono il fiorente centro di Sosúa. Morto il Pevnado (7 marzo 1940) gli succedette il vicepresidente M. Troncoso, ma fu il Trujillo a sostenere la concessione dell'elettorato attivo e passivo alla donna e a firmare in Washington, con il segretario di stato C. Hull, il "trattato Hull-Trujillo" (24 settembre 1946), con cui gli Stati Uniti rinunciavano all'ingerenza sulle dogane e ad ogni possibile forma d'intervento, e la Repubblica Dominicana riacquistava intero l'esercizio della sua sovranità. I buoni rapporti con gli S.U. inducevano S. Domingo a dichiarare guerra al Giappone, alla Germania e all'Italia nel dicembre 1941. Rieletto alla presidenza, nel maggio 1942, il Trujillo cercò di aumentare la produzione di derrate alimentari, diversificando le colture, mentre Gran Bretagna e Stati Uniti acquistavano zucchero, prodotti agricoli e alcole; gli aiuti nordamericani permettevano lo svolgimento di un vasto programma di lavori pubblici e miglioramenti sociali ed economici. Nel 1945 vennero stabilite relazioni diplomatiche con l'URSS e si firmò in S. Francisco un trattato con la Cina, che eliminava le discriminazioni. Nel 1946, mentre si preparavano i festeggiamenti per il 450° anniversario della fondazione della capitale, un violento terremoto danneggiò gravemente varî centri, tra cui Santiago, S. Francisco de Macoris, Puerto Plata, ecc. Il Trujillo venne rieletto presidente nel maggio 1947, fino al 1952. Nell'autunno 1947, S. Domingo si associò all'Argentina nel presentare alle Nazioni Unite una proposta di revisione del trattato di pace con l'Italia.