CASSIANO, san (Cassianus)
1. Martire d'Imola che è registrato dal più antico calendario occidentale, dipendente da fonti locali, al 13 agosto, e fu venerato in molti luoghi. S'ignora l'anno della morte. Prudenzio (Peristephanon, IX) narra che, recandosi egli a Roma nei primi anni del sec. V, venerò presso Forum Cornelii (Imola) il tumulo che racchiudeva il corpo del martire, e seppe che il martire, maestro dell'ars notaria (una specie di stenografia) ai giovinetti della città, era stato ucciso, per sentenza del giudice, dagli stessi scolari con gli stili adoperati per scrivere sulle tavolette cerate. Nel sec. V sul suo sepolcro sorgeva una basilica demolita nel XII, e le ossa del santo vennero trasportate nella cattedrale d'Imola. Le leggende medievali ora lo confusero con altri santi omonimi, ora ne fecero un martire locale dei paesi dove le sue reliquie furono venerate (ad es. Todi, Benevento, ecc.), ora lo crearono vescovo di esse città.
Bibl.: H. Delehaye, Les Passions des martyrs, Bruxelles 1921, pp. 407-11; P. Franchi de' Cavalieri, Nuove note agiografiche, in Studi e Testi, n. 9, Roma 1902, pp. 48, 69-70; id., Hagiographica, in Studi e Testi, n. 19, Roma 1902, pp. 80, 131-32; F. Lanzoni, Le leggende di S. Cassiano d'Imola, in Didaskaleion, II (1925), pp. 1-44; id., Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del sec. VII (an. 604), 2ª ed., Faenza 1927, pp. 774, 941-43.
2. Secondo vescovo di Autun, visse nella prima metà del secolo IV, commemorato il 5 agosto. La sua tomba fu molto frequentata dai fedeli fin dal sec. V. Secondo tradizioni di assai dubbio valore, prima che di Autun sarebbe stato vescovo di Ostia, e di Orte. Leggende medievali italiane lo hanno confuso con l'omonimo martire di Imola (v. sopra).
Bibl.: L. Duchesne, Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule, II, 2ª ed., Parigi 1910, p. 177; F. Lanzoni, Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del secolo VII (an. 604), 2ª ed., Faenza 1927, pp. 10-11, 546-47, 1114; id., Le leggende di san C. d'Imola, in Didaskaleion, II (1925), pp. 34-39.