SAN CASCIANO in Val di Pesa (A. T., 24-25-26 bis)
Paese e comune della Toscana, nella provincia di Firenze da cui dista 11 km. verso sud. Il paese sorge in amena posizione sui colli che dividono la valle della Greve da quella della Pesa, a 315 m. s. m. Cospicuo centro agricolo e principale mercato di una delle più ubertose e fruttifere regioni della Toscana (vino, olio), ebbe negli ultimi decennî un notevole sviluppo e oggi si presenta come un decoroso centro civile, frequentato anche come soggiorno di villeggiatura, con 3000 ab., mentre il suo vasto territorio (kmq. 107,76), disseminato di villaggi e casali, ne conta 14.309.
Monumenti. - Rimangono ancora avanzi delle mura trecentesche. Nella chiesa della Misericordia si trovano: un pulpito del pisano Giovanni di Balduccio, un crocifisso di legno, dipinto da Simone Martini, le tavole con la Madonna e Gesù Bambino, San Pietro, S. Francesco di Ugolino da Siena, un quadro del 1518 d'un seguace di Fra Bartolomeo. Nella chiesa di San Francesco è attribuita al faentino G. B. Utili una pala d'altare rappresentante la Madonna, S. Francesco e la Maddalena. Presso la compagnia del Suffragio un quadro con la Madonna e Gesù bambino di scuola fiorentina (sec. XIV).
Storia. - Si chiamò già San Casciano a Decimo perché posta alla decima pietra miliare dell'antica strada romana. Soggetta prima ai vescovi di Firenze, da cui ebbe proprî statuti nel 1241, passò poi nel 1272 sotto la giurisdizione della repubblica di Firenze. L'imperatore Enrico VII vi dimorò alcuni giorni nel dicembre 1312 e gennaio 1313; e nel 1326 Castruccio Castracani vi fece varie scorrerie ardendone il borgo. Gualtieri di Brienne nel 1343 aveva cominciato a fortificarla. Più tardi e cioè nel 1355, la signoria di Firenze, terrorizzata dalle invasioni delle compagnie di ventura e specialmente di quella detta "di Monreale", costruì un cassero munitissimo e grosse mura e torri a San Casciano per farsene un antemurale a difesa dalla parte di Siena. Il granduca Ferdinando II donò al suo forier maggiore Giovan Santi Lucardesi, detto "l'Indiano", il cassero che poi divenne convento delle suore benedettine, ed ora è trasformato in pubblico teatro.
G. Carocci, Il comune di San Casciano in Val di Pesa, Firenze 1892; G. Dainelli e G. Poggi, Toscana, ivi 1924, pp. 305-306.