ROMANIN, Samuele
Storico, nato a Trieste nel 1808, morto il 9 settembre 1861 a Venezia dove si era trasferito all'età di 12 anni. Iniziò la sua attività letteraria con alcune traduzioni dal tedesco (la Tunisiade, del patriarca Ladislao Pyrker; la Storia dell'Impero ottomano e dell'Origine, potenza e caduta degli Assassini del Hammer); si cimentò poi in un'opera storica di vasto disegno, la Storia de' popoli europei dalla decadenza dell'Impero romano (Venezia 1842, voll. 3), ma, in seguito, raccolte tutte le sue forze verso un unico scopo, si dedicò alla compilazione della sua Storia documentata di Venezia.
Quest'opera, che vide la luce fra il 1853 e il 1861 (volumi 10, Venezia; rist., ivi 1912 segg.), costituisce il suo massimo titolo di benemerenza verso la storiografia della repubblica.
La storia di Venezia del R., pur antiquata in varie sue parti, particolarmente quelle delle origini, rappresenta sempre il più vasto e ponderato quadro della storia di Venezia. Si affrancò dall'indirizzo apologetico ufficiale seguito dagli storici della repubblica; dall'atteggiamento polemico e denigratorio, assunto dagli storiografi posteriori, specialmente francesi (per tutti, da P.-B. Daru), per ricostruire essenzialmente la storia di Venezia sulla base dei documenti, resi accessibili dalla parziale apertura degli archivî della repubblica.
Altre opere del R.: Baiamonte Tiepolo e le sue ultime vicende, tratte da documenti inediti, venezia 1851; Gli Inquisitori di Stato di Venezia, ivi 1858; Lezioni di storia veneta, Firenze 1875, voll. 2, ecc.
Bibl.: M. Asson, Elogio di S. R., Venezia 1862; F. Nani Mocenigo, Della letteratura veneziana del sec. XIX, ivi 1916, pp. 69, 108. Per il valore attuale della sua storia, v. G. Pavanello, Gli studi sulla più antica storia veneziana dal Romanin ai nostri giorni, in Ateneo veneto, 1903, pp. 265-275.