HUNTINGTON, Samuel Phillips
Politologo statunitense, nato a New York il 18 aprile 1927. Professore nel dipartimento di scienze politiche della Harvard University dal 1962 e direttore del Center for International Affairs. Ha altresì insegnato alla Columbia University. Ha svolto e svolge incarichi di consulenza per il governo degli Stati Uniti (molto controverso il suo ruolo durante la guerra in Vietnam, ma fu anche autorevole componente del National Security Council durante la presidenza Carter) e per governi di paesi in via di sviluppo (fra i quali il Brasile dei militari, 1964-82).
Cofondatore e condirettore dell'autorevole rivista neo-conservatrice The Public Interest e dell'influente Foreign Policy, è stato membro della Commissione Trilaterale per la quale ha stilato parte del discusso The crisis of democracy (1975; trad. it., 1977), nel quale si attribuiva tale crisi a uno squilibrio fra eccesso di partecipazione dei cittadini e debolezza delle istituzioni, e si suggeriva come soluzione la compressione della partecipazione politica. Nel 1986-87 è stato presidente dell'American Political Science Association.
Autore prolifico e sistematico, si è occupato delle modalità e delle esperienze di controllo politico sulle organizzazioni militari scrivendo un vero e proprio classico in materia: The soldier and the State. The theory and politics of civil-military relations (1957). Ha poi pubblicato quella che rimane come la più originale ed efficace analisi comparata dei rapporti fra modernizzazione socio-economica e sviluppo politico (o decadenza politica, quando le istituzioni non riescono ad assorbire le tensioni socio-economiche): Political order in changing societies (1968; trad. it., Ordinamento politico e mutamento sociale, 1975). Si è altresì occupato sia della politica interna ed estera degli Stati Uniti, curando con Z. Brzezinski il volume Political power: USA/USSR (1964), e scrivendo American politics. The promise of disharmony (1981), sia dei problemi operativi degli armamenti e della sicurezza internazionale, con numerosi saggi, memorandum, interventi, destinati a suscitare scalpore e dibattito, ma soprattutto a influenzare, talvolta con successo, la formulazione delle politiche in questi ambiti. Tra le opere più recenti: The third wave. Democratization in the late twentieth century (1991).