Poligrafo inglese (Langar, presso Bingham, 1835 - Londra 1902). Lasciò la carriera ecclesiastica contro la volontà paterna e fece l'allevatore di pecore in Nuova Zelanda. Tornato in patria, studiò pittura e coltivò musica. I suoi libri, prevalentemente autobiografici e polemici, comprendono: una revisione della teoria darwiniana (Life and habit, 1877; Luck or cunning?, 1886, ecc.); un contributo alla questione omerica (The authoress of the Odyssey, 1897); uno studio sui sonetti di Shakespeare (Shakespeare's sonnets reconsidered, 1899); racconti satirici sulla religione e il moralismo (Erewhon, 1872; Erewhon revisited, 1901); libri di viaggio in Italia (Alps and sanctuaries, 1881; Ex voto, 1888) e il suo maggior titolo alla fama, The way of all flesh (romanzo, post., 1903), critica demolitrice degli ideali vittoriani sulla religione, la famiglia e la scienza. La reazione antivittoriana ha riconosciuto nel B. un rivoluzionario e un precursore. Ricchi di spunti e idee i suoi taccuini, The note -books of S. B. (1912).