BARBER, Samuel
(App. III, I, p. 203)
Musicista statunitense, morto a New York il 23 gennaio 1981. Dal suo sodalizio con G. C. Menotti nacquero l'opera Vanessa, rappresentata per la prima volta a New York nel 1958, e A Hand of Bridge che nel 1959 fu presentata al Festival dei Due Mondi di Spoleto. Particolare risonanza ebbe l'opera Antony and Cleopatra, nell'adattamento di F. Zeffirelli dall'omonima tragedia di Shakespeare, composta per il Metropolitan di New York dove fu rappresentata nel 1966.
Dottore honoris causa della Harvard University nel 1959, negli ultimi anni sembrò disponibile a innestare la propria naturale propensione romantica su un linguaggio che lascia spazio a dissonanze e sperimentazioni seriali, pur conservando un eclettismo d'interessi che gli ha consentito di passare con accattivante disinvoltura da forme musicali legate al folklore americano e al jazz, a strutture più elaborate e nostalgiche del sinfonismo e della musica da camera, come il Concerto per pianoforte (1963), Mutations from Bach (1968) e il ciclo Dispite and Still (1968) per canto e pianoforte. Per orchestra ha composto Die natali op. 37 (1961) e Fadograph of a yestern scene op. 44 (1971).
Bibl.: L. S. Wathen, Dissonance treatment in the instrumental music of S. Bar ber, Natchitoches (Louisiana) 1960; W. A. Dailey, Techniques of composition in contemporary works for chorus and orchestra on religious texts, Washington 1965.