Uomo d'armi corso (n. Bastelica 1498 - m. 1567). Di umili origini, fu soldato mercenario prima con Giovanni dalle Bande Nere, poi nelle truppe imperiali; infine, al servizio della Francia col grado di colonnello, si batté valorosamente a Fossano (1536), a Perpignano (1542), ove salvò la vita al Delfino, a Ceresole e a Vitry (1544). Ritornato in Corsica e divenuto erede della signoria d'Ornano per il suo matrimonio con Vanina d'Ornano, fu imprigionato in seguito a intrighi dei Genovesi; liberato e recatosi in Francia, organizzò e diresse la spedizione (1553) che doveva ridurre l'isola sotto il re Enrico II e anche dopo la pace di Cateau-Cambrésis non abbandonò i suoi progetti filofrancesi. Sbarcato nell'isola (1564), accese la rivolta contro Genova; dominato dall'odio, offrì la sovranità dell'isola a diversi interessati protettori (Carlo IX di Francia, Cosimo de' Medici, il papa). Fu ucciso, vittima di un complotto organizzato dagli Ornano.