SAMIKON (Σαμικόν)
Città in Triphylia, a pochi km da Olimpia, presso la fonte Tavla e l'omonimo ruscello (nome antico Chaikis).
Le rovine della città sono state identificate su un ampio contrafforte a S del Monte Makistos (o Lapithos). Occorre precisare che a causa della confusione delle fonti scritte S. è stata spesso identificata con Makistos (cfr. Paus., v, 6, 1; Ptol., iv, 8o, 12; Strab., vii, 148; Herod., iv, 148). S. fu sede dell'amfizionìa di sei città della Triphylia e colà fu eretto un tempio a Posidone il cui culto godeva di molta fama. Una vasta cinta circondava S.; vi si riconoscono due tipi di opera muraria: a blocchi poligonali già del V sec. a. C., cui è da riferire anche qualche torre, e in tecnica trapezoidale a faccia squadrata, forse databile anteriormente al III sec. a. C. Nel 1825, approfittando degli antichi impianti, vi fu costruito il forte Klidì (La Chiave), detto così perché dominava l'intera via costiera.
Bibl.: H. Bisbee, in Hesperia, VI, 1937, p. 527; R. L. Scranton, Greek Walls, Cambridge Mass. 1941, p. 44; 62, 156; 164; 185 e pp. 164; 168; 186.