SAME (Σάμη; Same, Sami)
Città nell'isola di Cefalonia. Il nome omerico (Il., ii, 634; Od., i, 246; iv, 671; ix, 24; xv, 29) ci viene tramandato per l'intera isola o per la parte orientale di essa (cfr. Herod., ix, 28; Plin., Nat. hist., v, 54).
Il nome odierno è riferito ad un porticciolo situato presso le rovine dell'antica Same. Questa fu anche capitale dell'isola e, per avere opposto resistenza ai Romani, fu presa e distrutta nel 189 a. C. da M. Fulvio Nobiliore, dopo un lunghissimo assedio. Posta a centro di una fertile zona irrigua, favorita dalla sua posizione naturale e dalla vicinanza del mare, la città si sviluppò notevolmente e fu difesa da una cinta vastissima, di circa km 3,500. In antico S. aveva due acropoli, la più meridionale delle quali è stata identificata in località Kyathis.
Alcune tombe ellenistiche ed un notevole complesso termale databile tra la fine del II e gli inizî del III sec. d. C. sono stati scavati di recente a S., vicino all'attuale centro urbano.
Bibl.: J. Partsch, Kephallenia und Ithaka, Gotha 1890, p. 69 ss.; B. V. Head, Historia numorum, Oxford 1911, p. 428 (per le monete del IV sec. a. C.); Bürchner, in Pauly-Wissowa, I A, 1920, c. 2126, s. v., n. i; M. Guarducci, in Enc. It., XXX, 1936, p. 600; A. K. Orlandos, in Τὸ ῎Εργον τῆς ᾿Αρχαιολογικῆς ᾿Εταιρεῖας, 1959 (1960), p. 82 ss.; id., ibid., 1960 (1961), p. 111 ss.