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SAMARIA

di Roberto Almagià - Enciclopedia Italiana (1936)
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SAMARIA

Roberto Almagià

È una delle regioni storiche della Palestina, che occupa la parte centrale dell'altipiano ad ovest del Giordano, avendo per confine questo stesso fiume ad est, la pianura costiera a ovest, la piana di Iezreel a nord; incerto è il confine meridionale, con la Giudea. La Samaria è un paese elevato, alternato da gibbosità irregolari e da aree depresse, che in parte sono conche chiuse o quasi, modellate dal carsismo; le alture più eminenti hanno di solito forma cupoleggiante o spianata, e si mantengono fra 700 e 900 m. superando i 1000 m. soltanto nel Tell Asur (1011 m.) presso il margine orientale; a occidente il dosso noto un tempo col nome di Monti Ephraim è meno elevato. Le valli, appena abbozzate nella parte mediana, più elevata, dell'altipiano, s'incassano profondamente nel versante orientale che scende precipite al Giordano, fino a formare vere e proprie gole, mentre sul versante occidentale sono alquanto meno incassate. Qui il ventaglio più complicato converge e si riunisce a formare il Nahr al-‛Awgiā, l'antico Yarkon; a est il fiume più importante che si forma dalle alture della Samaria, è il Wādī Fārah. In complesso il paese è meno spezzettato e meglio accessibile che non la Giudea, ma le condizioni climatiche sono assai simili; solo le piogge sono forse alquanto più copiose (intorno a 700 mm.), sempre esclusivamente invernali.

Le conche e i bacini interni hanno spesso numerose, piccole sorgenti e sono ricchi di vegetazione: olivi, alberi da frutta (fichi, melograni), estesi campi di cereali. Nel complesso la Samaria è la regione più produttiva dell'altipiano dopo la Galilea.

Amministrativamente, la Samaria formava fino a pochi anni fa uno dei quattro distretti della Palestina, che nel 1922 aveva una popolazione di 135.800 ab., dei quali circa il 98% musulmani. Tra i non musulmani si annoverano circa 2000 cristiani, un migliaio di ebrei e 150 samaritani. La divisione recentemente introdotta della Palestina in tre distretti ha soppresso l'individualità amministrativa della Samaria. La sua popolazione si può calcolare a 175-180.000 ab. (1931). Mancano le colonie ebraiche e gli Europei sono pochissimi. Pertanto anche l'economia è rimasta legata alle forme indigene tradizionali: i prodotti più importanti sono l'olio (fabbriche di sapone a Nābulus), i cereali e il bestiame (ovini).

La samaria è percorsa da nord a sud, in tutta la sua lunghezza, dalla strada (oggi a fondo artificiale, ottima e ben mantenuta) che unisce Gerusalemme alla Piana di Iezreel, dove, ad ‛Affūleh, si dirama per Ḥaifā e per Nazareth e Tiberiade. Le comunicazioni in senso ovest-est sono, per le accennate condizioni topografiche, molto meno agevoli; tuttavia da Nābulus due strade scendono oggi verso la pianura costiera, una a Tūl Karm, l'altra, meno accessibile, a Qalqiliyyah; un'altra strada rotabile scende al Giordano lungo la valle del W. Fārah. Il piccolo tronco ferroviario da Nābulus a Tūl Karm, è surrogato da un servizio automobilistico.

Centro della Samaria è Nābulus con 17.200 abitanti; più a nord è Genīn (2800 abitanti).

Vocabolario
samàrico
samarico samàrico agg. [der. di samario] (pl. m. -ci). – In chimica, di composto del samario trivalente: cloruro samarico.
sàmara
samara sàmara s. f. [dal lat. samara o samera (è incerta la quantità della penultima sillaba), prob. voce di origine celtica]. – In botanica, frutto secco indeiscente e monospermo, provvisto di una espansione membranacea detta ala, atta...
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