AGNELLI, Salvatore
Nato a Palermo nel 1817. Iniziò gli studî nella città natale e li compì, con non poco profitto, al Conservatorio di Napoli, dove, tra gli altri, ebbe maestri grandissimi come Donizetti e Zingarelli. Nella produzione dell'Agnelli è più facile scorgere le fonti dell'imitazione, che non i segni dell'originalità. Se Rossini e Donizetti furono allora i suoi generosissimi modelli, dovettero poi logicamente e fatalmente, oscurare la sua fama. Si deve tuttavia riconoscere all'Agnelli la fecondità, non tanto rara a quei tempi, e soprattutto una certa facilità di espressione. Dopo la prima opera, I due pedanti, rappresentata a Napoli nel 1834, diede: Il lazzarone napolitano (1838), Una notte di carnevale (1838), I due gemelli (1839), I due forzati (1839), La locandiera (1839), Giovanna Vallese (1840), La sentinella notturna (1840), Omicidio imaginario (1841), Due Pulcinella simili (1841), Il fantasma (1842). Nel 1846 l'Agnelli si trasferì a Marsiglia, dove fece rappresentare nel 1849 La Jacquerie (tre atti), nel 1855 Léonore de Médicis (quattro atti), nel 1860 Les deux avares (tre atti). Nel 1856 si eseguì a Parigi una cantata, L'apoteosi di Napoleone I, che fa parte, con un Miserere e uno Stabat Mater, della produzione non teatrale dell'Agnelli.