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AGNELLI, Salvatore

di Renato Biasutti - Enciclopedia Italiana (1929)
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AGNELLI, Salvatore

Renato Biasutti

Nato a Palermo nel 1817. Iniziò gli studî nella città natale e li compì, con non poco profitto, al Conservatorio di Napoli, dove, tra gli altri, ebbe maestri grandissimi come Donizetti e Zingarelli. Nella produzione dell'Agnelli è più facile scorgere le fonti dell'imitazione, che non i segni dell'originalità. Se Rossini e Donizetti furono allora i suoi generosissimi modelli, dovettero poi logicamente e fatalmente, oscurare la sua fama. Si deve tuttavia riconoscere all'Agnelli la fecondità, non tanto rara a quei tempi, e soprattutto una certa facilità di espressione. Dopo la prima opera, I due pedanti, rappresentata a Napoli nel 1834, diede: Il lazzarone napolitano (1838), Una notte di carnevale (1838), I due gemelli (1839), I due forzati (1839), La locandiera (1839), Giovanna Vallese (1840), La sentinella notturna (1840), Omicidio imaginario (1841), Due Pulcinella simili (1841), Il fantasma (1842). Nel 1846 l'Agnelli si trasferì a Marsiglia, dove fece rappresentare nel 1849 La Jacquerie (tre atti), nel 1855 Léonore de Médicis (quattro atti), nel 1860 Les deux avares (tre atti). Nel 1856 si eseguì a Parigi una cantata, L'apoteosi di Napoleone I, che fa parte, con un Miserere e uno Stabat Mater, della produzione non teatrale dell'Agnelli.

Vedi anche
Nicolini, Giuseppe Letterato e scrittore (Brescia 1788 - ivi 1855); prof. a Brescia e a Verona, espulso dall'insegnamento (1821) perché ritenuto cospiratore; dal 1836 segretario dell'Ateneo bresciano; collaborò al Conciliatore. Scrisse (1815) la Coltivazione dei cedri, poema didascalico d'intonazione neoclassica; poi, ... Gaetano Donizétti Musicista (Bergamo 1797 - ivi 1848). Celebre operista, la sua arte va considerata come il culmine della musica italiana nel suo momento di passaggio dal tiepido iniziale romanticismo del secondo Rossini al romanticismo appassionato o rapito che recherà i segni di G. Verdi. Tra le sue circa 70 opere vi ... Stabat Mater Sequenza liturgica in onore della Madonna, trasmessa in molte redazioni e presto accolta in vari messali (dalla metà del 14° sec.), fino a essere inserita nel Messale romano da Benedetto XIII (1727). Quasi certamente ne è autore Iacopone da Todi. Composta da due coppie di ottonari rimati, ciascuna delle ... Nicola Antonio Zingarèlli Musicista (Napoli 1752 - Torre del Greco 1837); studiò con F. Fenaroli e A. Speranza. Esordì, ancora allievo, con l'opera I quattro Pazzi (1768). Nel 1772 maestro della cappella di Torre Annunziata, poi al duomo di Milano (1792), alla S. Casa di Loreto (1794), al Vaticano (1804), e (dal 1816) a S. Gennaro, ...
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  • Agnèlli, Salvatore
    Enciclopedia on line
    Compositore (Palermo 1817 - Marsiglia 1874); studiò a Palermo e a Napoli con G. Donizetti e N. Zingarelli. Produsse numerose opere, in stile derivato dal Rossini e dal Donizetti, rappresentate a Napoli e a Palermo dal 1837 al 1842 e a Marsiglia dal 1849 al 1860. Nel 1856 si eseguì a Parigi una sua cantata, ...
  • AGNELLI, Salvatore
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 1 (1960)
    AGNELLI (Agnello), Salvatore Renzo Bonvicini Nato a Palermo nel 1817, da famiglia di commercianti, rivelò sin dall'infanzia grande sensibilità per la musica. Educato nel Collegio musicale di Palermo dall'età di otto anni, nel 1830 passò al Real Collegio (conservatorio S. Pietro a Maiella) di Napoli, ...
Vocabolario
salvatóre
salvatore salvatóre s. m. e agg. (f. -trice) [lat. tardo salvator -ōris, der. di salvare «salvare»]. – 1. s. m. Chi, e anche ciò che salva da un pericolo, materiale o spirituale: il s. della patria; con la sua sicura diagnosi, il nostro...
agnèllo
agnello agnèllo s. m. (f. -a) [lat. agnĕllus, dim. di agnus «agnello»]. – 1. a. Il nato della pecora, fino a un anno d’età: il belato dell’a.; la favola del lupo e dell’a.; è simbolo di timidezza e di mitezza, e perciò è spesso termine...
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