Uomo politico salvadoregno (n. Quetzaltepeque 1944). Nato da una famiglia indigente, ha iniziato l’attività politica nel sindacato degli insegnanti ANDES 21 de junio. Nel 1970 ha partecipato alla formazione della prima organizzazione guerrigliera di El Salvador, il FPL (Fuerzas Populares del Liberación "Farabundo Martí", dove era noto sotto lo pseudonimo di Comandante Leonel González), di cui nel 1983 è divenuto segretario generale. Nel 1992 è stato uno dei firmatari degli accordi di pace di Chapultepec, sottoscritti fra il governo salvadoregno e il FPL. Dirigente del FMNL (Frente Farabundo Martí para la Liberación Nacional), il partito politico nato dalla smobilitazione del FLP, è stato deputato in parlamento dal 2000 al 2009 ed eletto vicepresidente della Repubblica nel 2009 durante il mandato di M. Funes. Al secondo turno delle elezioni presidenziali tenutosi nel marzo 2014 ha battuto per soli settemila voti il candidato del partito ARENA N. Quijano, aggiudicandosi il 50,11% delle preferenze contro il 49,89 dell’avversario ed essendo riconosciuto come vincitore dal Tribunale elettorale supremo dopo un riconteggio delle schede. Nel gennaio 2019 gli è subentrato nella carica presidenziale il candidato del partito Gran Alianza por la Unidad Nacional N. Bukele. Sulle sue esperienze storiche e militari e sulla sua visione politica S. ha scritto l'autobiografia Con sueños se escibe la vida (2009), La guerra que no quisimos (2012) e El país que quiero (2014), dove si dimostra attento e profondo testimone dei recenti eventi storici che hanno modificato sostanzialmente il Paese.