DÍAZ MIRON, Salvador
Poeta messicano, nato a Veracruz il 14 dicembre 1853, morto ivi il 12 giugno 1928. Di temperamento ribelle e di calda immaginazione, esordì con una poesia erotica e inquieta, e con canti patriottici e odi pindariche d'ispirazione oratoria e veemente. Dopo una prigionia, in cui l'aveva confinato un delitto commesso per vendetta familiare, ritornò alla libertà con un senso più amaro e più composto della vita e dell'arte. Il suo lirismo, affinatosi prima nell'adesione a Byron e a Leopardi, si orientò ben presto verso le nuove correnti del modernismo, influendo per lo studio formale e le squisitezze metriche sulla formazione estetica dello stesso Rubén Darío. In Lascas (1901) e in Sus mejores poemas (Madrid 1928) è accolto il meglio della sua attività, che lo ha reso caro alle giovani generazioni d'America.