SALTO (A. T., 157-158)
Città dell'Uruguay occidentale, con 30.000 ab. (1932), situata sulla riva sinistra del fiume Uruguay di fronte alla città argentina di Concordia, a 317 km. da Montevideo; ha strade diritte e ben lastricate, piazze ampie e alcuni edifici notevoli. I suoi dintorni sono intensamente coltivati ad agrumi, che vengono largamente esportati a Buenos Aires, e a vigneti; la maggiore attività e ricchezza di Salto è però data dall'allevamento del bestiame e dalle industrie per la preparazione degli estratti di carne e delle carni in conserva; possiede anche altre industrie, come quelle del ghiaccio, delle paste alimentari, dei liquori, dei tabacchi e dei tubi di cemento. Il suo porto ha relazioni attivissime con Montevideo, con il Brasile, la Repubblica Argentina e l'Europa; il traffico si effettua, oltre che per via fluviale, anche a mezzo della ferrovia che a S. per Paysandú e Durazno la congiunge a Montevideo, e al N., per Bella Unión (Santa Rosa), alla rete brasiliana.
Salto è sede vescovile e capoluogo del dipartimento omonimo, che ha 12.603 kmq. di superficie e 89.657 ab. (1934), 7 per kmq.
Il suolo del dipartimento si presta a tutte le colture, soprattutto a quelle della vite e dei cereali, ma la popolazione si dedica principalmente all'allevamento del bestiame, per il quale molte zone vengono mantenute a pascolo.