SALSOVIA
Località romana sul limes Scythicus, alle foce del Danubio, identificata con le rovine che appaiono su uno sperone della terrazza dominante il braccio di San Giorgio.
Vi è stato trovato isolatamente un aes grave olbiano del VI sec. a. C., ma la fondazione di un centro fortificato in questo luogo non può essere anteriore all'età imperiale romana. La fortezza acquistò importanza nel IV sec. a. C., quando servì come guarnigione al corpo dei milites quinti Constantiani. Non vi sono stati infatti scavi, ma vi è stata trovata fortuitamente una preziosa iscrizione dell'anno 322, che menziona una disposizione dell'imperatore Licinio - all'epoca del suo effimero compromesso politico con Costantino - per l'organizzazione ufficiale del culto mitriaco. Il castrum militare di S. appare dunque quale uno dei centri attivi di questa religione al momento degli ultimi e disperati sforzi di resistenza contro il cristianesimo trionfante.
Bibl.: V. Parvan, Salsovia, in Convorbiri Literare, XL, 1906, pp. 962-975 e 1017-1040; Vulič, in Pauly-Wissowa I A, 1923, c. 2012, s. v.; R. Vulpe, Histoire ancienne de la Dobroudja, Bucarest 1938, passim.