SALORNO (A. T., 24-25-26)
Paese della provincia di Trento, situato a 226 m. s. m., nella valle dell'Adige, a sinistra del fiume e al margine del fondovalle, là dove questo, superato risalendo da Trento l'acquitrinoso Fosso di Caldaro, si allarga in una zona sezionata da numerosi canali di scolo e coltivata prevalentemente a vigneto. Il centro ha 1700 ab., per la maggior parte di lingua tedesca, mentre il comune intero, dell'area di 33,20 kmq., e che comprende anche le frazioni di Pochi (173 ab.) e di Cauria (82 ab.), conta 2592 ab. La località, col nome di Salurnis, è ricordata da Paolo Diacono. In origine fu probabilmente pago dei Reti. Nel castello di Salorno, le cui rovine si vedono ancora su un colle vicino, dimorò nel 1551 Melantone che continuò nei dintorni la propaganda luterana già iniziata con successo in Salorno da Onofrio Griesstetter, morto sul rogo a Bressanone nel 1537. Nei pressi del paese il Rio Tigia forma una bella cascata. La stazione di Salorno, sulla ferrovia del Brennero, a 0,6 km. dal paese, dista 25 km. da Trento e 31 km. da Bolzano.