SALOLO
. È il salicilato di fenile o estere fenilico dell'acido salicilico HO•C6H4•COO•C6H5. Si prepara per azione del calore sull'acido salicilico (a 210-230°), o su miscele di acido salicilico e di fenolo (o dei loro sali sodici), in presenza di agenti condensanti (fosgene, anidride fosforica, cloruri di fosforo, ma principalmente ossicloruro di fosforo).
Il salolo è una sostanza bianca, di odore e sapore leggermente aromatici. Cristallizza in tavole rombiche, p. f. 43°. È insolubile in acqua, solubile negli alcoli, in etere, negli olî, nelle essenze. Sublima facilmente. È volatile al vapor d'acqua. Il cloruro ferrico colora la soluzione alcoolica in violetto. Gli alcali a caldo e i succhi intestinali lo sdoppiano in fenolo e acido salicilico. Si decompone per riscaldamento in fenolo, anidride carbonica e xantone. Può dare dei fenati, es.: sodiosalolo: NaO•C6H4•COO•C6H5.
Per estensione si chiamano saloli altri esteri dell'acido salicilico, usati al pari del salolo quali disinfettanti intestinali, come il salicilato di α naftile o alfolo HO•C6H4•COO•C10H7, di β naftile o betolo HO•C6H4•COO•C10H7, di p. cresile (cresalolo) HO•C6H4•COO•C6H4•CH3, di acetolo (salacetolo) HO•C6H4•COO•CH2•CO•CH3, di xilenile (xilenosalolo) HO•C6H4COO•C6H3(CH3)2, di guaiacolo (guaiacolsalolo) HO•C6H4•COO•C6H4•OCH3, di timile (timosalolo o salitimolo) HO•C6H4•COO•C6H3(CH3)•C3H7 ecc. Ricordiamo anche l'acetilsalicilato di fenile o vesipirina o acetilsalolo CH3•COO•C6H4•COO•C6H5, e il tribromosalolo o cordal HO•C6H4•COO•C66H2Br3.
Farmacologia. - Già nello stomaco in piccola parte si scinde in acido salicilico e acido fenico; anche la saliva prende parte a questo processo, ma la scissione avviene principalmente nell'intestino per opera della bile, del succo enterico e specialmente del succo pancreatico (A. Bonanni). Tuttavia in animali muniti di fistola pancreatica permanente la scissione del salolo nei suoi componenti avviene ugualmente (A. Benedicenti). Né il Bacterium coli comune, né il bacillo del tifo, né il vibrione del colera possono provocare la scissione del salolo: così pure sono inattivi i prodotti di coltura di questi schizomiceti. Per il fatto che dal salolo possono derivare nell'intestino fenolo e acido salicilico si è proposto l'uso di questa sostanza come disinfettante del tubo digerente nei catarri gastrici e intestinali e anche nel colera infantile; tuttavia il facile riassorbimento dei due componenti può essere causa di avvelenamenti. Si è adoperato in polvere per la disinfezione delle ferite, in soluzioni acquose per disinfezioni della bocca ed è stato anche indicato per la cura del reumatismo articolare. Si dà per via interna a dosi di gr. 0,5 fino a 2-3 o più grammi al giorno.