SALMEGGIA (veramente Salmezza), Enea, detto il Talpino
Pittore, nato a Bergamo circa il 1550, ivi morto nel 1626, lasciando due figli bene avviati all'arte, Chiara e Francesco. Si formò sullo studio delle opere del Luini, di Raffaello, del Lotto, ma soprattutto su quelle dei Campi, alla cui vasta cerchia appartiene la sua pittura di manierista lombardo. Il grosso delle sue opere si trova a Bergamo e nelle chiese della provincia. Notevoli le sue tele alla galleria Carrara in quella città e la Madonna con Santi della Pinacoteca di Brera: pitture di salda costruzione, con forte chiaroscuro, nelle quali riecheggia ancora il largo respiro della corrente classicheggiante del Rinascimento. Nel 1607 scrisse un libro sulla proporzione umana, di cui si conoscono alcuni frammenti pubblicati dal Tassi.
F. M. Tassi, Vite de' pittori ...bergamaschi, I, Bergamo 1793; G. K. Nagler, Künstler-Lexikon, XIV, Monaco 1845; Inventario degli oggetti d'arte della provincia di Bergamo (a cura di Pinetti), Roma 1931; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, IX, vii, Milano 1934.