SALISBURY (A. T., 47-48)
Città dell'Inghilterra meridionale, nel Wiltshire, 133 km. a SO. di Londra, 40 km. a NO. di Southampton; il centro, a pianta molto regolare con grandi vie che si tagliano ad angolo retto, sorge alla confluenza del Wilye e del Bourne con l'Avon, sulla riva sinistra di quest'ultimo. Il nucleo primitivo (New Sarum, da cui il nome attuale) si sviluppò intorno alla cattedrale, dove nel sec. XIII fu trasferita la sede episcopale dalla vicina Old Sarum che sorgeva 3 km. a N.; ebbe un rapido incremento, tanto che nel sec. XV era l'ottava città del regno per numero di abitanti e fiorente per varie industrie, tra le quali primeggiava quella della lana. Numerose abitazioni private in legno del sec. XV, tra cui notevoli la Hall of John Halle (1470) e la Old George House, conferiscono una nota particolare alla città e testimoniano della sua prosperità nei secoli passati. Salisbury è inoltre ricca di pregevoli edifici pubblici, quali il palazzo vescovile e la Poultry Cross. Posta nella fertile piana che da essa prende nome, si stende fino al Vale of Pewsey, mercato agricolo importante, specie per il commercio del bestiame. Le industrie riguardano la fabbricazione di coltelli, calzature, cordami, oggetti in cuoio, ecc. Al 1931 contava 26.456 ab. (22.861 nel 1921).
Monumenti. - La cattedrale fu compiuta fra il 1220 e il 1265, e i lavori furono iniziati dalla parte orientale con la cappella della Vergine. Dalla continuità di costruzione ebbe una rara omogeneità di struttura che, unita alle sue squisite proporzioni, ne fa certamente la più perfetta e la più simmetrica di tutte le cattedrali inglesi. Ha tre navate, transetti, sul mezzo una torre con guglia di belle proporzioni, alta 124 m. circa. Vi prevale lo stile gotico primitivo, ma di tipo prettamente inglese; la transizione a uno stile più tardo ed elaborato si vede nell'imponente facciata occidentale e negli ultimi piani della torre, che con la guglia furono le ultime parti costruite. Un restauro radicale sulla fine del secolo XVIII ha guastato molto l'interno. L'architetto Wyatt, per ottenere una prospettiva ininterrotta, distrusse il recinto del coro, alcune cappelle, monumenti e intagli medievali; e l'opera iconoclastica fu completata con la distruzione delle famose vetrate a chiaroscuro, ch'erano gloria della cattedrale. Nell'attuale austerità risaltano la perfezione e la simmetria dei particolari architettonici, nonché la bellezza delle proporzioni generali. La chiesa di S. Tommaso di Canterbury, vasta costruzione in stile gotico seriore, è notevole specialmente per il suo soffitto ligneo e l'affresco del Giudizio Universale sopra l'arco del coro.
Bibl.; J. Britton, History and Antiquites of the Cathedral Chruch of Salisbury, Londra 1814.
Storia. - La città si sviluppò intorno alla cattedrale incominciata dal vescovo Richard Poore (1220), che trasportò la sede vescovile da Old Sarum, nella località attuale, e costruì la nuova città sul tipo del fortilizio. Gli abitanti di Old Sarum si trasferirono a Salisbury. Enrico III accordò una Carta che costituiva Salisbury città libera (1227), con notevoli privilegi commerciali e di autonomia, e verso il 1300 Old Sarum era completamente abbandonata e Salisbury una città fiorente. I cittadini furono generalmente d'accordo con i vescovi, tranne una controversia alla fine del sec. XIII, circa le somme che i cittadini avrebbero dovuto pagare alla curia vescovile. Durante i secoli XVI e XVII Salisbury divenne un centro importante di manifatture di stoffe di lana. Nel 1297, 1328 e 1384 vennero tenute a Salisbury importanti riunioni parlamentari. Il ribelle duca di Buckingham fu giustiziato senza processo a Salisbury nel 1483 e nel 1649 vi ebbe inizio una pericolosa rivolta militare di tre reggimenti di Cromwell.
I conti di Salisbury. - La contea di Salisbury fu conferita a William Longespée (Longsword "Lungaspada"), figlio naturale di Enrico II (1198), che servi fedelmente Re Giovanni ed Enrico III, eccetto che nel periodo 1216-17, quando si unì a Luigi di Francia, avendo Giovanni ripudiato la Magna Charta. Gli successe il figlio William, secondo conte (1226), valoroso guerriero, che prese parte alla crociata di Riccardo di Cornovaglia (1240) e alla spedizione di Enrico III in Guascogna (1242) e fu ucciso a Mansurah (Egitto) durante la crociata di Luigi IX (1250). La contea rifiorì di nuovo con William, terzo barone de Montacute, che si distinse nelle guerre scozzesi (1333-36), prestò servizio militare nelle Fiandre (1338-40), conquistò l'Isola di Man e fu incoronato re di Man (1341). Suo figlio William divenne conte di Salisbury (1344), combatté in molte campagne in Francia, e si distinse a Poitiers. Gli succedette nel 1397 il nipote John, fedele partigiano di Riccardo II, che fu decapitato a Cirencester (1400) dopo una congiura fallita che aveva lo scopo di liberare Riccardo dalle mani di Enrico IV. Il figlio di John, Thomas, ricuperò la contea e si comportò valorosamente in Francia sotto Enrico V e Bedford (1415-28). La contea passò poi a Richard Neville, conte del Westmoreland, marito dell'unica figlia di Thomas, Alice. Riccardo, dopo aver prestato servizio in Francia, distinguendosi, divenne il principale sostenitore della casa di York dopo il 1450, e fu assassinato dopo la battaglia di Wakefield (1460). Suo figlio, Richard Neville, conte di Warwick e Salisbury, fu il Kingmaker "facitore di re", che innalzò al trono Edoardo IV, lo mandò in esilio, e ripose sul trono Enrico VI; fu ucciso a Barnet (1471). Il titolo di conte di S. fu fatto rivìvere per Robert Cecil, ministro di Elisabetta e Giacomo I, nel 1605, e rimase in questa famiglia, finché fu trasformato in marchesato nel 1789. Oggi la famiglia che lo possiede è Gascoyne-Cecil. L'attuale lord Salisbury è James Edward Hubert G.-C., più volte ministro.
Bibl.: G. E. Cokayne, The Complete Peerage, Londra 1910 segg.