SALERNO (XXX, p. 512; App. I, p. 986; II, 11, p. 776)
La città nel dopoguerra ha subìto un notevole sviluppo topografico e un forte incremento demografico. Essa ha occupato quasi tutta l'esile fascia tra le colline che la cingono da vicino, e la sponda del mare, dalla quale è separata per mezzo di giardini pubblici e viali alberati tra i più belli d'Italia. Il cementificio e la stazione ferroviaria, che hanno costituito a lungo un ostacolo all'espansione della città verso sud, costituiscono ormai un anello della lunga serie di costruzioni urbane che si spingono fino a Mercatello ed oltre. La città è divisa in due parti dalla ferrovia ed è attraversata in tutta la sua lunghezza dalla strada per la Calabria dalla quale ora una parte del traffico è deviato sull'autostrada per Pompei-Napoli nota per alcuni arditi ponti (Ponte Surdolo). Il suo incremento demografico recente è dovuto in buona parte all'immigrazione. Gli abitanti del comune erano 118.171 al censimento del 15 ottobre 1961, con un aumento di quasi 28.000 rispetto al censimento del 1951. L'attrezzatura industriale (cementificio, pastifici, industrie per materiali da costruzione e ceramica, industrie tessili) interessa la valle dell'Irno, ed è in parte opera di questi ultimi tempi.
La provincia di Salerno. - È tra le più vaste dell'Italia meridionale (4.922 km2) e contava 910.386 ab. nel 1961. La densità risulta di 185 ab. per km2 con differenze notevolissime tra le fertili pianure irrigue (Sarno) e le regioni montane (Cilento). L'agricoltura ha grande importanza, ma numerose sono anche le attività industriali, incrementate per mezzo di cospicui finanziamenti nell'ultimo decennio. Circa 50 nuovi opifici industriali sono stati realizzati e oltre un centinaio sono stati ampliati e ammodernati con particolare cura per le industrie conserviere (Nocera Inferiore, Battipaglia, Pontecagnano), per la lavorazione del legno (Cava de' Tirreni, Piaggine), per materiali da costruzione (Angri, Capaccio, Montecorvino Rovella, Salerno). Un grande tabacchificio, il maggiore tra quelli dell'Italia meridionale, è sorto a Battipaglia. Notevoli sono state le trasformazioni agrarie accompagnate dalla diffusione del frutteto. Particolarmente curate le opere di rimboschimento (4831 ha) specie nel Vallo di Diano, nei monti del Cilento e in quelli tra Salerno ed Amalfi, duramente colpiti dall'alluvione del 1953, che devastò la valle di Vietri sul Mare e di Maiori. Anche la viabilità è stata migliorata specie per l'ampliamento e la costruzione di strade turistiche come la strada di Amalfi, la litoranea del Cilento per Capo Palinuro e la citata autostrada per Napoli in prosecuzione del tratto Capua-Napoli-Pompei dell'autostrada del Sole.