AMMONIACO, SALE (III, p. 14)
Esperienze effettuate in Francia e Germania già da molti anni hanno dimostrato che l'azione del cloruro ammonico come fertilizzante azotato è paragonabile a quella del solfato ammonico.
Perciò, per fissare l'ammoniaca si è cercato di utilizzare in luogo dell'acido solforico l'acido cloridrico, che viene attualmente perduto a migliaia di tonnellate, sotto forma di cloruro di calcio, nell'industria della soda col processo Solvay.
Il procedimento Solvay ("all'ammoniaca") si basa sulla seguente reazione:
Questa reazione è reversibile e perciò l'utilizzazione del cloruro di sodio non supera il 70-75%; inoltre la separazione del cloruro ammonico presenta notevoli difficoltà, cosicché dopo la cristallizzazione del bicarbonato sodico la soluzione madre viene trattata con calce per ricuperare l'ammoniaca, dando luogo alla formazione di cloruro di calcio, prodotto inutilizzabile (v. soda: Carbonato di sodio, XXXII, pp. 2, 3).
Per ricavare il cloruro ammonico sono stati proposti diversi procedimenti: uno di questi consiste nel fare reagire il cloruro sodico in ammoniaca anidra in recipienti sotto pressione, introducendo successivamente anidride carbonica e separando per filtrazione il carbonato sodico precipitato dal cloruro ammonico.
Secondo un altro metodo, la reazione viene realizzata in due fasi: dapprima si produce bicarbonato ammonico solido da ammoniaca in soluzione e anidride carbonica; in seguito il bicarbonato ammonico viene trattato con una soluzione satura di cloruro sodico, in presenza di solfato sodico, in modo da precipitare il bicarbonato sodico. Alla soluzione salina raffreddata viene aggiunta una ulteriore quantità di cloruro sodico per provocare la precipitazione del cloruro ammonico.
Poiché questo sale contiene 26,1% di azoto, esso viene ordinariamente mescolato con calcare per ridurre il suo tenore a 16-17% ed ottenere un prodotto granulato che si presta meglio allo spargimento sul terreno. Esso è posto in vendita sul mercato agricolo inglese e tedesco, sotto il nome di "Ammonia-lime" e "Kalkammon".
Bibl.: Angewandte Chemie, marzo 1933, p. 138; Chemical Trade Journal, 13 agosto 1937, p. 101; Uemera e Abe, in Journal of the Chem. Soc., 1932, p. 365.