SALAS BARBADILLO, Alonso Jerónimo de
Scrittore spagnolo, nato nel 1581 a Madrid, ivi morto nel 1635. Appresi i primi elementi letterarî, andò a studiare, di contraggenio, leggi ad Alcalá e quindi a Valladolid, dove suo padre, agente di affari per la Nuova Spagna, ebbe a trasferirsi. Alla sua morte, il S. B. gli successe nell'ufficio, che disimpegnò trascuratamente, menando vita scioperata e avventurosa in cui dissipò il modesto patrimonio, tanto che in seguito visse sempre in strettezze. Carattere litigioso, attaccabrighe, ebbe nel 1609 un primo processo per aver ferito in rissa un don Diego di Persia, come pure per una satira in versi contro alcuni ufficiali di polizia e le loro mogli. Condannato a una multa e a quattro anni d'esilio, che poi per un indulto si ridussero a pochi mesi, ne trasse argomento per una novella satirica, dialogata: El sagaz Estacio, marido examinado, cioè, "che ha dato prova sicura di saper chiudere anche tutti e due gli occhi sulle scappate della moglie". Pochi mesi dopo, altro processo e altro esilio a Saragozza.
Disordinata fu la sua vita e disordinata fu la sua copiosa produzione letteraria, intesa specialmente a satireggiare i costumi corrotti del suo tempo e del suo paese, ritratti con mano felice in tante differenti comiche e risibili figure di tipi della società madrilena. Scrittore non certo eminente del secolo d'oro, fu uno dei migliori rappresentanti della novella satirica e picaresca del Seicento spagnolo. Delle molte sue novelle la migliore è ritenuta La hija de Celestina che ricorda da vicino la Celestina di Fernando de Rojas. P. Scarron se ne valse per i suoi Hypocrites e ne approfittò il Molière per più di una scena del suo Tartufe. Pubblicata nel 1612, riapparve rimaneggiata e ampliata sotto il titolo La ingeniosa Hélena due anni dopo. Si tratta, in ambedue le redazioni, di una donna di liberi costumi che ne fa d'ogni colore a Toledo, a Siviglia e a Madrid finché muore giustiziata. Un altro merito di S. B. è la grazia, la naturalezza, la semplicità della lingua, lontani dal culteranismo allora in gran voga.
Ediz.: Obras, a cura di E. Cotarelo (in Colección de escritores castellanos, voll. 129-139); F. R. de Uhagón (in Bibliófilos Españoles, XXXI); F. Fernández de Navarrete (Bibl. de Aut. esp., XXXIII); J. López Barbadillo (Col. clasica de obras picarescas, I); F. Holle (in Bibl. románica, n. 149-150); F. A. de Icaza (in Clásicos Castellanos, n. 57); E. Cotarelo, ed. degli Entremeses (in Nueva Bibl. de Autores Españoles, vol. 17).
Bibl.: B. J. Gallardo, Ensayo, IV, pp. 304-315; M. P. D'Aglosse, Molière, Scarron et Barbadillo, Blois 1888; E. B. Place, Salas Barbadillo satirist, in Romanic Review, XVII.