SAINT-OMER (A. T., 32-33-34)
Città della Francia settentrionale nel dipartimento del Passo di Calais, capoluogo del circondario omonimo, situata sul fiume Aa, all'imbocco del canale Neufossé che unisce la Lys a l'Aa. I vecchi bastioni demoliti sono stati sostituiti da larghe e dritte vie che menano ad ampie piazze situate agli estremi dell'abitato. I prodotti del fertile territorio circostante sono la base di un attivo commercio; ma maggiore importanza ha l'industria, specie quella della fabbrica dello zucchero e della raffineria del sale, cui seguono le distillerie, le tessiture di lino e di canapa, le segherie.
La popolazione da 19.238 ab. nel 1921 è salita a 19.774 nel 1926 ed è discesa a 17.815 nel 1931 a causa dell'emigrazione e della denatalità. Ha stazione ferroviaria sulla linea Parigi-Calais, per Arras, con diramazione per Boulogne. Il movimento delle merci è facilitato anche a mezzo dell'Aa che, canalizzato, va a sboccare nel Mare del Nord a Gravelines.
Monumenti. - Dell'abbazia di Saint-Bertin, una delle più grandiose del Medioevo, non restano oggi che alcune campate della navata e del transetto e la torre della facciata, edificata dal 1431 al 1520, con belle finestre di stile gotico fiorito. La chiesa di Notre-Dame (XIII-XV secolo; restaurata nel XIX), antica cattedrale di tre navate, transetto molto sporgente, coro con cappelle, ha quattro portali: il più bello, all'estremità del braccio meridionale, ha il timpano istoriato col Giudizio universale. All'interno numerose opere d'arte, di cui la più celebre è il gruppo di tre statue del sec. XIII (il Cristo tra la Vergine e san Giovanni), detto "le Grand Dieu de Thérouanne". La chiesa del Santo Sepolcro (del 1387, restaurata), è dominata da una bella guglia in pietra di 52 m. La chiesa di Saint-Denis (torre del sec. XIII) è stata ricostruita tra il 1706 e il 1714. Fra gli edifici civili, l'antica casa dei gesuiti è una bella costruzione del sec. XVII, sede oggi del liceo e della biblioteca (numerosi manoscritti del Medioevo, fra cui la Vita di Sant'Omero del sec. VIII, il Messale di Sant'Omero del sec. XIV, ecc.). L'attuale palazzo di giustizia è l'antico palazzo episcopale che venne costruito tra il 1680 e il 1701 dal Mansart. Nel municipio si conserva un piccolo museo archeologico.
Storia. - La fondazione della città si ricollega con la donazione fatta dal leudo Adroaldo nel 648, per mezzo di Audomar (Omer), antico monaco dì Luxeuil, vescovo di Thérouanne, ai missionarî Bertin, Mommelin ed Ebertram, di un'isola del fiume con il territorio circostante (il tutto formava la città Sitdiu o Sithiu nel paese dei Morini). Il monastero che venne edificato su queste terre, chiamato dapprima Saint-Pierre, poi Saint-Bertin, e talvolta monasterium Sithiense, si sviluppò assai. Nel 753 l'ultimo dei Merovingi, Childerico III, vi fu rinchiuso da Pipino il Breve. Ma un abate dell'epoca di Luigi il Pio, d'origine inglese e imparentato con la famiglia imperiale, vi fece nell'810 alcune trasformazioni e in particolare vi creò una comunità di canonici secolari. Intorno all'abbazia incominciò a formarsi un agglomeramento urbano. Questo centro abitato fu devastato varie volte, specialmente nell'878, 881, 891. Il periodo militare di Saint-Omer coincide con gl'inizî della contea di Fiandra, nel territorio della quale Saint-Omer fu incorporato. Subì una nuova devastazione nel 1077, durante la sua guerra contro Roberto il Frisone. In compenso i conti di Fiandra, fra cui Guglielmo Cliton, furono spinti a concedere a Saint-Omer libertà locali: la prima carta municipale è del 14 aprile 1127. Saint-Omer fu uno dei grandi centri di produzione drappiera. È verosimile che nell'amministrazione comunale di Saint-Omer si siano verificati gli abusi che si ebbero in altre città e che spiegano l'intervento riformatore della contessa d'Artois Mahaut nel 1305-06. Nuovi abusi determinarono l'ordinanza di riforma del duca di Borgogna del 9 dicembre 1447. Ma soltanto nel 1500 la legge dello scabinato fu modificata di nuovo, nel senso della soppressione totale dell'indipendenza urbana. Essendo stata demolita da Carlo V la città episcopale di Thérouanne, Paolo IV creò a Saint-Omer un vescovato suffraganeo di Cambrai (1550): Pio V confermò questa creazione nel 1561, ma nel 1590 Saint-Omer fu riunita alla provincia di Rouen e il suo vescovato col concordato venne soppresso. Per il trattato di Nimega, Saint-Omer, che era divenuta spagnola, fu restituita alla Francia nel 1678.
La città subì un assedio memorabile nel 1710, da parte di Eugenio di Savoia e del Marlborough. Durante la rivoluzione francese, Saint-Omer si chiamò Morin-La Montagne. Dal 1892 la città non è più considerata piazzaforte.
Il collegio di Saint-Omer. - Nell'abbazia di Saint-Bertin il gesuita inglese R. Parsons, in conseguenza delle difficoltà che incontravano i cattolici in Inghilterra, fondò nel 1592-93 un collegio capace di 200 alunni interni. Poiché l'Artois era soggetto alla Spagna, Filippo II ne favorì lo sviluppo e gli assegnò un'entrata di 2000 scudi. Il collegio doveva servire a mantener vivo lo spirito cattolico: i collegiali che abbracciavano lo stato ecclesiastico, compivano poi la loro formazione nei collegi di Roma e di Valladolid; gli altri, terminati gli studî, ritornavano in Inghilterra. Dieci anni dopo la fondazione gli alunni erano un centinaio, ma il loro numero ben presto si raddoppiò; l'educazione doveva essere inglese il più possibile, sebbene qualcuno dei primi rettori fosse spagnolo. Essendo nel 1678 passato l'Artois alla Francia, il nuovo governo continuò a proteggere il collegio, sino al 1762 quando furono cacciati i gesuiti dalla Francia e il collegio fu affidato a preti secolari. Gli alunni per seguire i loro maestri fuggirono a Bruges, dove il collegio continuò sino al 1773 quando la Compagnia fu soppressa. Allora molti degli alunni si raccolsero nell'accademia eretta dagli ex-gesuiti inglesi, radunati sotto la protezione del principe, vescovo di Liegi. Cacciati dalla rivoluzione nel 1794, passarono in Inghilterra dove, abolite ormai le leggi di proscrizione, l'antico alunno Tommaso Weld fece sì che si stabilissero a Stonyhurst. Intanto il governo francese, rimasto vuoto Saint-Omer, vi chiamò il clero del collegio inglese di Douai; e nonostante una controversia coi gesuiti, il collegio prosperò ancora fino alla rivoluzione. Nel 1793 tutte le persone appartenenti a esso furono imprigionate, e liberate solo nel 1795 dopo il Termidoro. Tornarono allora in Inghilterra insieme col direttore Stapleton, che divenne presidente del nuovo collegio di St Edmund a Old Hall in Inghilterra dove si ripresero le tradizioni di Douai.