SAINT LUCIA
Stato dell'America Centrale insulare, divenuto indipendente il 22 febbraio 1979 nell'ambito del Commonwealth Britannico, membro delle Nazioni Unite e associato all'Unione Europea. Ampio 616 km2, è costituito dall'isola omonima, una delle Piccole Antille dell'arco interno, nel gruppo delle Windward Islands (Isole Sopravento): un'isola vulcanica (fenomeni eruttivi si verificano tuttora) che culmina a poco meno di 1000 m s.m., a clima di tipo equatoriale, con temperature elevate, precipitazioni copiose e pressoché costanti.
La popolazione, formata per poco meno del 96% da negri e mulatti discendenti dalla manodopera africana forzatamente importata nei secoli scorsi e per il resto da asiatici (indiani) recentemente immigrati e da pochissimi europei, ammontava a 120.300 unità nel 1980, anno dell'ultimo censimento; nel 1991, secondo una stima, avrebbe raggiunto i 153.000 ab., con un aumento di oltre il 27% nell'undicennio considerato. La densità è molto elevata (248 ab./km2). La capitale è Castries (51.000 ab. nel 1989). La lingua ufficiale è l'inglese, ma quella correntemente usata è un idioma creolo-francese. I cattolici costituiscono l'82% della popolazione.
La coltura di piante tipicamente equatoriali, come il cacao, il banano e la palma del cocco (le noci vengono esportate), e di altre introdotte dagli europei (agrumi) è alla base dell'economia di S. Lucia. Piccole industrie leggere sono presenti nella capitale, mentre una fabbrica di fertilizzanti è ubicata nella cittadina di Vieux Fort. L'unità monetaria è il dollaro dei Caribi Orientali.
S.L. è completamente priva di ferrovie, ma dispone di una discreta rete stradale di circa 750 km sulla quale nel 1987 circolavano poco meno di 12.000 autoveicoli, di un efficiente porto (Castries) e di due aeroporti internazionali.
Storia. - Già parte delle Indie Occidentali Britanniche (1958-62), l'isola ottenne l'autogoverno interno nel 1967 e l'indipendenza nell'ambito del Commonwealth il 22 febbraio 1979. Sviluppatosi a partire dagli anni Cinquanta (dopo la concessione del suffragio universale da parte di Londra nel 1951), il sistema politico vide dapprima l'egemonia del Saint Lucia Labour Party (SLP), poi dal 1964 quella dell'United Workers' Party (UWP), di orientamento conservatore. Le prime elezioni dopo l'indipendenza, svoltesi nel luglio 1979, furono vinte dal SLP, che ottenne 12 dei 17 seggi della Camera, ma i contrasti successivamente insorti all'interno del partito portarono a una sua scissione nel 1981, con la nascita del Progressive Labour Party (PLP), e alla caduta del governo laburista. Le elezioni anticipate del maggio 1982 videro una forte affermazione dell'UWP (14 seggi, contro 2 del SLP e uno del PLP), che inaugurò una nuova fase di egemonia conservatrice. Negli anni successivi, malgrado il graduale declino del PLP a vantaggio del SLP, quest'ultimo non è più riuscito a tornare al governo: nelle elezioni dell'aprile 1987 ottenne 8 seggi contro i 9 dell'UWP, in quelle dell'aprile 1992, 6 seggi contro gli 11 dell'UWP.
Primo ministro dal 1982, il leader dell'UWP J. Compton ha condotto una politica economica d'impianto neoliberista e ha mantenuto uno stretto allineamento con gli Stati Uniti (nell'ottobre 1983 inviò, tra l'altro, un piccolo contingente in appoggio all'invasione di Grenada); sul piano regionale ha perseguito, dalla fine degli anni Ottanta, un progetto d'integrazione economica e politica fra S. L., Saint Vincent e Grenadine, Grenada e Dominica.
Bibl.: C. Jesse, Outlines of Saint Lucia's history, Castries 1970; D. Lowenthal, Saint Lucia at independence, ivi 1979. Per ulteriori indicazioni, v. america, Bibl.: America Centrale e Regione caribica, in questa Appendice.