SAINT KITTS E NEVIS.
– Demografia e geografia economica. Storia
Demografia e geografia economica di Anna Bordoni. – Stato dell’America Centrale insulare. Sotto il profilo demografico il Paese si colloca tra i più piccoli del mondo (54.789 abitanti, secondo una stima UNDESA, United Nations Department of Economic and Social Affairs, del 2014) e cresce a un ritmo molto basso per il forte flusso migratorio. Dopo la chiusura degli ultimi impianti per la produzione dello zucchero, il governo ha deciso di puntare su una diversificazione dell’agricoltura, su un’industria legata all’innovazione tecnologica (informatica), sul turismo e sul settore finanziario offshore, quest’ultimo favorito dalle limitate norme antiriciclaggio in vigore.
Storia di Vincenzo Piglionica. – Tra il primo e il secondo decennio del 21° sec., S. K. e N. subì gli effetti della crisi economica globale, che si tradussero in una riduzione dei flussi turistici e degli investimenti diretti esteri legati al settore delle costruzioni; i danni procurati dall’uragano Omar dell’ottobre 2008 ebbero inoltre un ulteriore impatto negativo sull'economia. In questo quadro, l’agenda dell’esecutivo guidato da Denzil Douglas, per la quarta volta premier dopo le elezioni del gennaio 2010, mirava soprattutto al consolidamento fiscale, al rafforzamento del settore finanziario e alla ristrutturazione di un debito pubblico eccezionalmente alto, pari a circa il 160% del PIL nel 2010. A supporto del processo riformatore e per stimolare la crescita, il Fondo monetario internazionale approvò nel settembre 2011 un prestito di circa 84 milioni di dollari, mentre un accordo sulla ristrutturazione di 750 milioni di debito – su 1,1 miliardi complessivi – fu raggiunto con i creditori nel corso del 2012.
A livello politico, il premier Douglas fu oggetto di dure contestazioni da parte dei deputati di opposizione, che nel dicembre 2012 presentarono una mozione di sfiducia nei suoi confronti e nel successivo mese di aprile boicottarono il dibattito parlamentare sul bilancio, non essendo la loro mozione ancora stata discussa. La protesta contro il primo ministro proseguì nei mesi successivi, mentre il PIL del Paese, dopo quattro anni di calo, tornò a crescere nel 2013.
Nelle elezioni di febbraio 2015, le forze di opposizione riunite nel Team Unity si aggiudicarono 7 degli 11 seggi elettivi del Parlamento, sconfiggendo il Saint Kitts and Nevis labour party (SKNLP) di Douglas. L’incarico di primo ministro fu affidato a Timothy Harris.