SAGRA
Fiumicello della costa ionica del Bruzio, che segnava il confine territoriale tra Locri e Caulonia. Ad esso si ricollega il ricordo della grande battaglia combattuta dai Crotoniati contro i Locresi aiutati dai Reggini, uno dei pochi avvenimenti importanti relativi alla storia delle colonie della Magna Grecia nel sec. VI a. C.
Lo storico Giustino ne abbassa troppo la data riconnettendola con la distruzione di Siri (530-20 a. C.), mentre Diodoro la eleva eccessivamente riportandola quasi ai tempi di Solone; è invece da porsi ragionevolmente verso la metà del sec. VI. Su questo fatto d'arme, che si pretendeva fosse stato ricordato anche da Stesicoro nella sua Palinodia, si raccontavano cose prodigiose, come l'intervento del mitico Aiace e persino dei Dioscuri in favore dei Locresi i quali, approfittando delle condizioni del terreno, facendo uso della loro cavalleria e combattendo con furore, rimasero vincitori. In seguito a questa battaglia essi divennero padroni della regione dell'Istmo tra il golfo di Squillace e quello di S. Eufemia, Laulonia ebbe una certa autonomia, mentre Crotone, rimasta depressa dalla sconfitta, abbandonò per alcuni decennî le sue mire espansionistiche verso il sud. Con Sagaris figlio di Aiace fu posta in relazione, evidentemente dai Locresi, la divinità fluviale del Sagra.
Bibl.: J. Beloch, Griech. Gesch., I, i, 2ª ed., Strasburgo 1912, p. 382; E. Ciaceri, St. della Magna Grecia, II, Milano 1927, p. 247 segg.