SACRAMENTO (A. T., 140-141)
Capitale dello stato di California (Stati Uniti), capoluogo dell'omonima contea; sorge sul fiume Sacramento, a breve distanza dall'influenza dell'American River, 145 km. a nord-est di San Francisco. La città fu fondata nel 1849 presso il Forte New Helvetia, eretto da J. A. Sutter ed ebbe subito grande importanza in relazione alle scoperte aurifere della zona. Con atto legislativo del 25 febbraio 1854 fu scelta come capitale. Ha clima temperato caldo con una temperatura media annua di 15°,5; tiepidi gl'inverni (7°,7 in gennaio); calda l'estate (luglio 23°,3) con scarti accentuati fra minimi e massimi assoluti (−7°,2; 38°,5); scarse le precipitazioni (circa 500 mm.), distribuite quasi tutte in inverno e primavera; l'estate è decisamente asciutta.
La popolazione è andata aumentando da 6820 abitanti nel 1850 a 29.282 nel 1900, a 65.908 nel 1920, a 93.750 nel 1930; in quell'anno i Bianchi indigeni erano il 50,6%; i Bianchi nati da genitori totalmente e parzialmente stranieri il 25,8%; i Bianchi nati all'estero il 13,5%; i Negri e le altre razze il 10,1% (numeroso l'elemento giallo con 1366 Cinesi e 3347 Giapponesi). Dei Bianchi nati all'estero i nuclei più importanti erano dati da Italiani (2191), Inglesi (1715), Tedeschi (1235), e Canadesi (1107). La città sorge in un distretto intensamente agricolo, favorito da importanti opere irrigatorie; è anche notevole centro industriale con industrie meccaniche e attinenti all'attività agricola (soprattutto lavorazione di frutta e legumi in conserva) e ha grande importanza commerciale, essendo il centro del traffico nella vallata del Sacramento. Dal tipico piano a reticolato, la città è servita dalle linee delle Southern e Western Pacific Railroads (la prima ferrovia fu aperta nel 1859) ed è divenuta un centro aviatorio importantissimo (United Air Lines) sulla rotta delle grandi arterie New York-San Francisco e Seattle-Los Angeles.