SACRALIZZAZIONE
. Consiste in una malformazione della quinta e ultima vertebra lombare dovuta a un vizio di differenziazione morfologica regionale per cui la vertebra presenta caratteri anormali che l'avvicinano al tipo vertebrale sacrale. Si distinguono diversi gradi di sacralizzazione, dei quali i primi rappresentano soltanto un abbozzo iniziale del fenomeno e hanno soltanto importanza anatomica: consistono in una semplice ipertrofia dell'apofisi laterale della quinta vertebra lombare. In altri casi più progrediti si ha una vera fusione delle apofisi laterali del pezzo vertebrale con le facce articolari delle ossa sottostanti, sacro e osso iliaco. Il vizio di differenziazione può essere bilaterale o unilaterale: in questo caso il tratto lombosacrale della colonna vertebrale presenta una deviazione in senso frontale e laterale (cifoscoliosi).
Lo studio della sacralizzazione ha importanza pratica da quando con l'esame con i raggi X si sono potuti formulare i capisaldi di un quadro radiologico ben definito, soprattutto per merito di M. Bertolotti. L'anomalia rimane spesso a lungo senza dar segno di sé; anzi di regola i disturbi compaiono solo dopo i 20 anni; e ciò per il tardivo assestamento della statica vertebrale, che si opera solo a completo sviluppo delle ossa. I sintomi della sacralizzazione sono dati da dolori a tipo ischialgico (v. ischiatico, nervo) oppure a sede lombare; in certi casi si originano per un'eccessiva strettezza del foro di uscita del V° nervo lombare, che passa fra l'apofisi trasversa della 5ª vertebra lombare e l'ala del sacro, restringimento dovuto all'abnorme coalescenza delle due ossa.