(gr. Σάκαι) Antica popolazione iranica, un gruppo della quale corrisponde a quelli che i Greci chiamarono Sciti. Stanziati originariamente nelle regioni a N del Mar Nero e del Mar Caspio, nel 2° sec. a.C., entro un complesso moto di popoli dell’Asia centrale, si spostarono verso le regioni meridionali dell’Iran occupando l’antica satrapia Drangiana, che chiamarono Sakastān (attuale Seistān). In seguito raggiunsero i territori dell’odierno Afghanistan e Belucistan e la regione dell’Indo sino al Rājputāna, dove assimilarono elementi della lingua e civiltà indiane. Il loro dominio sul vasto territorio si mantenne sino alla fine del regno di Gundofare, il sovrano protettore, secondo la tradizione, dell’apostolo Tommaso e fondatore di Gondophareia, l’odierna Qandahar (45 d.C.). Furono poi travolti dall’invasione degli Yuezhi.
Il sacio è una delle lingue iraniche da cui era costituito, insieme con il pahlavi e il sogdiano, il mediopersiano o persiano medievale.