• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

SAARBRÜCKEN

di Elio MIGLIORINI - Walter HOLTZMANN - Enciclopedia Italiana (1936)
  • Condividi

SAARBRÜCKEN (fr. Sarrebruck; A. T., 56-57)

Elio MIGLIORINI
Walter HOLTZMANN

È la più importante città della regione della Saar (v.), posta sul fiume Saar, dove questo riceve da N. alcuni affluenti (Sulzbach, Fischbach), a 180 m. s. m. Il fiume attraversa in questo punto un piccolo bacino e muta la direzione di N.-S., volgendo a nord-ovest; seguendo la valle si giunge a Treviri, mentre la Sella del Palatinato agevola i rapporti con Kaiserslautern. La regione ha un aspetto abbastanza ridente e, dove non si estendono le fertili distese dei campi, conserva ancora per buona parte il suo manto forestale.

Per quanto posta in una zona abitata già nell'antichità (la strada romana da Metz a Magonza valicava il fiume nelle vicinanze e a guardia del ponte i Romani avevano costruito un castello ai piedi del Halberg), Saarbrücken è diventata una città notevole soltanto nel 1909, quando è stata decisa l'unione coi vicini comuni di St. Johann e Malstatt-Burbach, posti sulla destra del fiume. Nel 1896 si era già unita con St. Arnual, sulla riva sinistra, centro religioso.

Cellula originaria di Saarbrücken è il castello, posto su una terrazza del fiume, a 2 km. dal ponte romano. Esso crebbe d'importanza quando venne costruito un nuovo ponte in modo che la via che conduceva dalla Svizzera alla Fiandra venne in questo punto a incrociarsi con la via Metz-Magonza. Danneggiato più volte da guerre e da incendî a causa della vicinanza del confine, nella seconda metà del sec. XVIII acquistò un aspetto barocco (arch. Stengel), come residenza del duca d'Assia-Saarbrücken. St. Johann sulla riva destra è sorto probabilmente da un villaggio di pescatori; esso rimase, fino al principio del sec. XIX, confinato entro le sue mura e nella pianta è dato ancora riconoscere il posto delle tre vecchie porte e il mercato centrale. L'impulso allo sviluppo venne dato dall'aggregazione alla Prussia (1815) e dalla costruzione della rete ferroviaria. Sorsero concerie, tintorie, fabbriche di tabacchi, di birra e di panni. Approfittando poi della coesistenza del ferro e del carbone, nel 1856 venne fondata la Saarbrücken Eisenhütten Gesellschaft, da cui si sviluppò il Burnbacher Werk (7000 mila operai: coke, altiforni, acciaierie) e altre grandi imprese metallurgiche. La canalizzazione della Saar (1865) permise la costruzione d'un porto tra St. Johann e Malstatt, in modo che Burbach e Malstatt, che erano dei piccoli villaggi, crebbero rapidamente e nel 1875 si riunirono formando una nuova città. Anche St. Johann crebbe rapidamente, soprattutto verso la stazione ferroviaria.

Sei ponti uniscono ora le due parti e le case hanno ricoperto anche le colline dei dintorni, come il Triller (ville) e il Reppersberg (grande ospedale). La pianta è allungata nel senso del fiume e la città si estende per 8 km. da Halberg a oriente fino a Luisenthal a occidente. La parte maggiore è sulla destra, dato che a sinistra le colline si avvicinano di più al fiume. Gli abitanti erano nel 1542 soltanto 1200 a Saarbrücken e 450 a St. Johann, nel 1855 rispettivamente 5240 e 3114, mentre Malstatt-Burbach ne aveva 2650. Nel 1890 i tre centri avevano 13.718, 14.357 e 18.380 ab.; dieci anni dopo, 23.277, 21.266 e 31.200. Il censimento eseguito il 13 giugno 1935 contò 130.686 persone.

Storia. - Viene menzionata per la prima volta nel 999 come castellum del vescovo di Metz, e fu appunto come feudo di Metz che la località passò nel 1080 a una vicina famiglia comitale che assunse poi nel sec. XII il nome di Saarbrücken. Nel 1381, la contea passò per via ereditaria ai conti di Nassau, che la conservarono fino alla rivoluzione francese. Nel 1321 Saarbrücken, insieme col vicino comune di St. Johann, posto a nord della Saar, ricevette dal conte Giovanni I i diritti civici. La riforma vi fu introdotta nel 1574.

La città ebbe molto a soffrire nel 1635 per l'occupazione degl'imperiali, e grave fu il saccheggio che subì nel 1793 per opera dell'esercito rivoluzionario francese. Dopo l'annessione alla Prussia (1815) le due città sorelle, Saarbrücken e Sankt Johann furono separate nel 1859 su loro richiesta, ma nel 1908 furono riunite sì da formare con i comuni di Malstatt e Burbach un grande centro di 99.800 abitanti. Nel 1933 Saarbrücken contava 125.000 abitanti; dal 1920 al 1932 fu sede della commissione interalleata per il governo della Saar.

Bibl.: A. Ruppersberg, Geschichte der Stadt Saarbrücken, Gesch. der ehemaligen Grafschaft Saarbrücken, 2ª ed., Saarbrücken 1913-14; F. Klövekorn, Saarbrücken, in Beiträge z. oberrhein. Landeskunde, 1927, pp. 185-201.

Vedi anche
Saarland (o Saar) Land della Germania (2568 km2 con 1.043.167 ab. nel 2007), nella sezione sud-occidentale del paese; capitale Saarbrücken. Confina a N e a E con il Land di Renania-Palatinato, a S e a O con la Francia (Lorena) e per un breve tratto con il Lussemburgo. È una regione priva di unità naturale, dal ... Wiesbaden Città della Germania (275.849 ab. nel 2008), capitale del Land dell’Assia, posta a 116 m s.l.m., ai piedi meridionali del Taunus. Porto fluviale e rilevante centro commerciale e industriale (industrie alimentari, metalmeccaniche, chimiche, farmaceutiche, grafico-editoriali). Grazie al clima mite, alla ... Max Ophüls Ophüls ‹òfüls›, Max. - Pseudonimo del regista Maximilian Oppenheimer (Saarbrücken 1902 - Amburgo 1957). Attore e regista teatrale, avvicinatosi al cinema nel 1930, si fece presto notare con Liebelei (Amanti folli, 1932), un film ben costruito e ricco d'un brio tutto danubiano. Fu poi attivo in Francia, ... Metz Città e porto fluviale della Francia nord-orientale (124.435 ab. nel 2006), alla confluenza della Mosella nel Seille; capoluogo del dipartimento della Mosella e della regione Lorena. Punto strategico di comunicazioni, domina la via che congiunge Parigi con la valle del Reno. Centro finanziario e industriale ...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali