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RUTILO

di Ettore Onorato - Enciclopedia Italiana (1936)
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RUTILO

Ettore Onorato

. Minerale che costituisce la fase tetragonale del biossido di titanio (TiO2). Appartiene alla classe bipiramidale ditetragonale con il seguente rapporto parametrico a : c − 1 : 0,64415. I cristalli hanno di solito abito prismatico (v. figg. 1 e 2) e sono spesso geminati come la cassiterite (v. fig. 3). Ha sfaldatura facile secondo (100) e (110); durezza 6-6,5; peso specifico 4,18-4,25. I cristalli artificiali sono incolori e trasparenti, quelli naturali invece opachi, con viva lucentezza metallico-adamantina e colore variabile da rosso sangue a bruno scuro, oppure arancio e giallo, qualora si tratti di aghi sottili. Otticamente positivo, è fortemente birifrangente, talora presenta biassicità anomala. Il colore sembra dovuto a Fe2O3, che si trova costantemente nel minerale, anche se talvolta è in tracce trascurabili. Malgrado però l'isomorfismo con la cassiterite (SnO2), non si conoscono cristalli misti, ricchi di stagno. È molto resistente agli acidi, compreso il fluoridrico, ed è infusibile al cannello. Fra le tre fasi cristalline del biossido di titanio è la più stabile, per cui si può trovare pseudomorfa su anatasio e brookite; altre pseudomorfosi riscontrate souo quelle su ilmenite, ematite e orneblenda.

La struttura che si dà per il minerale è quella indicata dalla fig. 4, ma non si può ritenere definitiva. Le dimensioni della cella elementare sono a0 = 4,52 Å e c0 = 2,91 Å.

Il rutilo viene considerato come prodotto secondario di minerali che contengono titanio; come costituente di rocce sedimentarie, metamorfiche e anche eruttive, è molto diffuso in natura. Trovandosi in grandi quantità, come p. es., in Norvegia e in alcune località dell'America, viene coltivato, perché si utilizza nella preparazione degli acciai al titanio.

Vedi anche
geminato In mineralogia, cristallo risultante dal concrescimento di due (bigeminati), tre (trigeminati) o più cristalli (poligeminati) della stessa specie secondo particolari leggi. Il fenomeno attraverso il quale si producono i geminato si chiama geminazione. 1. Geminazione La geminazione fa sì che due o più ... titanio Elemento chimico di transizione, di simbolo Ti, peso atomico 47,88, numero atomico 22, appartenente al gruppo IV A del sistema periodico, di cui sono noti gli isotopi stabili 4822Ti (74%), 4622Ti, 4722Ti, 4922Ti, 5022Ti. 1. Generalità Il titanio fu scoperto da W. Gregor nel 1791. È assai diffuso nella ... corindone Minerale, costituito da ossido di alluminio, Al2O3, trigonale. Di colore vario, con lucentezza adamantina, è molto duro (occupa il nono posto nella scala delle durezze di Mohs) e se ne distinguono diverse varietà, talune delle quali, come il rubino (rosso) e lo zaffiro (azzurro), sono usate come gemme. ... metamorfismo In petrografia, insieme dei processi di trasformazione mineralogica e strutturale che si esplicano allo stato solido su rocce preesistenti (siano esse ignee, sedimentarie o metamorfiche) quando queste vengono a trovarsi in condizioni chimico-fisiche differenti da quelle in cui si sono originate, a causa ...
Vocabolario
rùtilo
rutilo rùtilo agg. e s. m. [dal lat. rutĭlus, agg.]. – 1. agg., letter. Rosso acceso, fulvo: la r. faccia Vede da presso e la bocca bramosa (D’Annunzio); r. chiome. 2. s. m. Minerale tetragonale, biossido di titanio, di lucentezza adamantina...
rutilare
rutilare v. intr. [dal lat. rutilare, der. di rutĭlus «rosseggiante, splendente»] (io rùtilo, ecc.; non usato nelle forme composte), letter. – Essere di colore rosso vivo; più genericam., rifulgere, risplendere: parmi un sol che splenda...
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