BORGOMINIERI, Rutilio
Tipografo e libraio durante il sec. XVI. Della famiglia Borgominieri si trova menzione in diverse carte vercellesi sin dalla fine del sec. XV; ai primi del XVI doveva essere tra le cospicue di Trino, giacché tre suoi membri sono nominati nell'elenco di coloro che nel 1523 concorsero a restaurare le mura della città. Il B. nacque a Trino del Monferrato intorno al 1530 e si trasferì a Venezia, ove aprì bottega di libraio e stampatore verso il 1559, al "segno di san Giorgio". Attorno al 1565 chiamò il fratello Camillo - che era assai più giovane di lui e che gli sopravvisse a lungo - a Venezia, e se lo associò nella conduzione dell'azienda. Dal 1566 essa continuò con la ragione "Camillo e Rutilio fratelli al segno di s. Giorgio". Il B. morì intorno al 1575 e Camillo restò solo a reggere la tipografia e la libreria. Di lui si conoscono edizioni datate dal 1575 al 1593. La Pastorello ne conobbe nove (datate tra il 1559 e il 1564) a nome del solo Rutilio, dieci (datate dal 1566 al 1575), sottoscritte congiuntamente dai due fratelli, e sei del solo Camillo, datate dal 1576 al 1593. In realtà, l'attività dei Borgominieri fu scarsa, ma tuttavia superiore a quella segnalata dalla Pastorello, che probabilmente non conobbe le edizioni conservate nella biblioteca del Museo Leone di Vercelli. L'attività di Camillo proseguì almeno sino al 1596; porta infatti tale data una ristampa dell'opera di Francesco Ferretti, già edita nel 1568, Della osservanza militare, un esemplare della quale si trova appunto a Vercelli.
Dopo il 1596 non si hanno più notizie né di Camillo, né dell'azienda. I due fratelli usarono sempre la stessa marca editoriale: due mani che reggono un caduceo sulla punta del quale posa un uccello cui convergono le teste coronate di due bisce.
Le due prime edizioni del B. sono del 1560:Fausto da Longiano, Il duello, con un discorso e con due risposte (in 8º);èuna replica dell'edizione del Valgrisi, 1552.Seguirono Apoftemmi di Erasmo tradotti con un Discorso: quali siano le armi dei Cavalieri (in 8º)del medesimo Fausto da Longiano, una edizione accresciuta rispetto a quella del Valgrisi del 1546. Del 1560 si puòricordare il trattato di G. B. Pigna Il duello (in 8º);è del 1561 la ristampa del celebre trattato di mascalcia di Giordano Ruffo, Delle mascaltio del cavallo (in 8º), con testo assai diverso da quello divulgato con l'edizione veneziana del Quarengi, del 1493; del 1563è il Dionisio Areopagita. Delli divini nomi. Tradotto dal rev. padre Valeriano da Bergamo...; ilcapolavoro tipografico del B. èl'edizione originale Della fortificazione delle città di Girolamo Maggi e Giacomo Castriotto, Venezia 1564, con molte illustrazioni incise in rame e in legno: è di grande interesse anche perché è stata citata dagli accademici della Crusca come testo di lingua. Fu ristampata da Camillo nel 1593;l'esemplare che si trova nella Bibl. Naz. di Roma ha la data 1594, ma l'edizione èunica.
Tra le edizioni pubblicate a nome di Rutilio e Camillo si ricordano: F. Sansovino, Origine dei Cavalieri. Nella quale si tratta l'inventione, l'ordine et la dichiaratione della Cavalleria di Collana, di Croce et di Sprone. Con gli Statuti della Gartiera, di Sauoia, del Tosone et di San Michele (Venetia 1566);edizione originale ristampata a Venezia dal Sessa (1570)e da Altobello Salicato (1583);D. Barbaro, La Prattica della perspettiva (1568, in 8ºcon figure; di questa edizione si conoscono almeno tre sorte di tirature con le date 1568 e 1569);F. Ferretti, Della osservanza militare (1568, in 4º, con figure, fu ristampata dal solo Camillo nel 1596). Del 1570, G. Donzellini, De natura causis et legitima curatione febris pestilentis; del 1572, A. Gallo, Le vinti giornate dell'agricoltura... (in 4º, diciannove tavole, ristampato nel 1575, nel 1584, 1591 e 1593 da Camillo); del 1574, T. Rangoni, De modo collegiandi. Le edizioni del solo Camillo non furono numerose: egli si limitò - più che altro - a ristampare opere già pubblicate dal fratello o con lui; non è priva di interesse l'edizione (1574)del trattato di A. Glisente medico, Il summario delle cause che dispongono i corpi a patire la corrottione pestilente, cuiseguì, nello stesso anno, Risposta fatta dal sommario... (polemica contro i suoi oppositori); Trattato del regimento del vivere e l'opera di G. Balbi, Viaggiodell'Indie Orientali, stampata nel 1590. Una elegante dedicatoria - firmata da Camillo - è premessa alla ristampa dell'opera del Maggi, ed è indirizzata a Ferdinando d'Austria (1583).
Fonti e Bibl.: Venezia, Civico Museo Correr, cod. Cicogna 3044: E. A. Cicogna, Elenco di stampatori e librai, tanto veneti che forestieri e di quelli ad istanza de' quali si pubblicarono libri in Venezia dal 1469 al 1857, ad nomen; Venezia, Bibl. Naz. Marciana, ms. Marciano, App. It., cl.VII, n. 2040, c. 9; G. A. Irici, Rerum patriae lib. III, Milano 1745, passim; C.Sincero, Trino e i suoi tipografi e l'abazia di Lucedio..., Torino 1897, p. 198; G. C. Faccio, Itipografi vercellesi e trinesi dei secc. XV e XVI, Vercelli 1910, pp. 61, 74; E. Pastorello, Tipografieditori e librai a Venezia dal 1469 al 1600, Firenze 1925, p. 16; F. Ascarelli, La tipografia cinquecentina ital., Firenze 1953, p. 214; Short-title catalogue of books printed in Italy... from 1465 to1600, London 1958, ad Indicem.