RUSCA (o Rusconi)
Famiglia nobile di Como. La prima notizia genealogica riguarda un Ariberto R. cui è concessa, nel 988, esenzione da dazî. La famiglia appare in veste politica, fortemente costituita, a partire dal secolo XII: è alla testa del partito ghibellino, contro i Vitani alleati ai Della Torre; combatte per Federico Barbarossa contro i Milanesi; poi per i Visconti, più volte, sebbene in altre occasioni siano loro rivali o vittime; poi per gli Sforza; acquista vasti possedimenti sul versante elvetico, sino a Bellinzona, e lungo il Lago Maggiore. Perde valore nel secolo XVI, pure continuando a segnalarsi per varî servigi alla chiesa e alla Spagna: ma si suddivide in varî rami, dispersi in più luoghi, a Milano, a Venezia, a Bologna, tutt'oggi rappresentati. Notevoli: Bernardo, rettore di Como nel 1159; Lotario I, nel maggio 1176, salva la vita a Federico I, che lo crea conte di Lugano, Locarno e Bellinzona; Giovanni, console di Como nel 1182 e 1198, podestà di Milano nel 1199; Lotario II, console di Como nel 1197 e 1200, podestà della Valtellina (1213) e di Chiavenna (1215); Ruggero, podestà di Chiavenna (1213-1214), padre di Lotterio che, sterminati i Vitani, getta le fondamenta della signoria dei Rusca, dichiarati cittadini onorarî di Milano da Ottone Visconti per i soccorsi ricevuti nella battaglia di Desio; Corrado, suo figlio, podestà di Bormio (1287) e di Lugano (1290); Franchino, nipote di Corrado, che fu ucciso dai Vitani; egli aiutò Matteo Visconti a espugnare Bellinzona che fu data ai R.; sposò la figlia di Matteo, Zaccarina; capitano e signor generale del Comune e del Popolo di Como, aiutò Galeazzo Visconti in varie imprese, fu eletto vicario imperiale di Como da Lodovico il Bavaro; batté moneta d'argento; rinunciò ad Azzo Visconti il dominio di Como, tenendo per sé il contado di Bellinzona; il figlio Lotterio, podestà di Milano (1356 e 1373), di Piacenza, di Asti, di Vercelli, di Parma, di Verona; Franchino II, suo figlio: milite di Gian Galeazzo Visconti (1396) e poi suo luogotenente in Pisa (1402): nel 1408, aiutato da Facino Cane, riprese la signoria di Como; batté moneta. Lotterio, suo figlio, succeduto nella signoria, fu creato da Sigismondo vicario imperiale di tutto il Comasco, poi conte di Lugano, Capolago, Riva S. Vitale, Morcote, Sonnico, Blaserna con la valle di Chiavenna; Franchino III, nipote, ebbe da Filippo Maria Visconti l'investitura di Arona nel contado di Angera (1438), e in luogo di essa, l'anno dopo, quella di Locarno e delle valli di Maggia.
I beni feudali e allodiali dei R. subirono nel 1470 numerose divisioni che segnarono il principio della decadenza della famiglia.
Bibl.: A. Rusconi, Memorie storiche del casato R., Bologna 1874; V. Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare, V, Milano 1932.