RUMINANTI (lat. scient. Ruminantia Cuv., 1797; fr. ruminants; sp. rumiantes; ted. Wiederkäuer; ingl. ruminating animals)
Sezione dell'ordine degli Ungulati artiodattili, costituita da Mammiferi di mole variabile tra piccola e molto grande, e dalle forme generali svariate, ora svelte e leggiere, ora tozze e pesanti. La fronte è generalmente ampia, con o senza corna o palchi; le labbra sono bene sviluppate e mobili; gli occhi grandi, gli orecchi in generale a cartoccio ed eretti. Gli arti sono relativamente alti; la coda è praticamente assente, o piuttosto breve, o di lunghezza media. Il rivestimento peloso è generalmente denso e breve, talvolta lanoso e soffice, mai duro e setoloso, in parecchie specie allungato al mento o sotto al collo, o lungo la nuca e il dorso, o all'apice della coda, nei quali casi si tratta spesso di crini anziché di peli ordinarî.
Nel cranio prevale l'osso frontale; l'occipite è basso, la fossa orbitale è separata dalla temporale da un ponte osseo. I denti incisivi superiori mancano completamente alla maggioranza dei Ruminanti, gl'inferiori hanno forma di spatola, e ve ne sono 3 per lato. I canini superiori mancano generalmente; gl'inferiori sono incisiviformi e riuniti con questi di modo che si può dire che gran parte dei Ruminanti dispongano di 8 denti mandibolari funzionalmente incisivi. Vi sono tre premolari e tre molari, muniti di pieghe di smalto semilunari (selenodonti); la formula dentaria più frequente è quindi:
Il metacarpo e il metatarso sono formati da un solo osso, l'osso cannone, che risulta dalla fusione di 2 ossa primitivamente distinte. Due soli diti sono completamente sviluppati: il 3° e il 4°.
Lo stomaco è nella maggior parte dei Ruminanti suddiviso in 4 cavità: la prima e più spaziosa, il panse o pancione o rumine, serve a ricevere il cibo affrettatamente ingurgitato; la seconda, reticolo, riceve il cibo a poco a poco in piccole quantità dalla prima, per regolare contrazione di questa, ne prepara la digestione e lo suddivide in tanti piccoli boli che vengono rigurgitati in bocca, dove si compie la loro accurata masticazione ed insalivazione. Dalla bocca il cibo ridiscende per l'esofago nella terza porzione dello stomaco detta libro o salterio od omaso, a mezzo di due pieghe dell'esofago stesso che formano una specie di grondaia; dall'omaso il cibo passa finalmente nella quarta cavità, ventricolo o abomaso o cavità ghiandolare, e da questa nell'intestino. Dove lo stomaco, come nei Tragulidi e nei Tilopodi, è suddiviso in tre sole parti, manca l'omaso. L'intestino cieco è generalmente piccolo. La cistifellea manca a parecchi ruminanti.
Questi animali sono generalmente timidi, guardinghi e pacifici; solo all'epoca degli amori i maschi divengono battaglieri. Hanno abitudini gregarie; sono ottimi corridori e frequentano, secondo le specie, il monte e il piano, sia i luoghi aridi sia gli acquitrinosi, tanto il bosco quanto i luoghi aperti. Si nutrono di erbe, fogliame, germogli, scorze d'alberi, radici, granaglie, muschi e licheni.
Mancano soltanto nella regione australiana, nell'isola di Madagascar e nelle Antille.
Partoriscono generalmente un solo piccolo, piuttosto raramente due, in un solo caso da tre a sei.
La sezione si suddivide nei 3 sottordini dei Tilopodi (v.) o Cammelliformi, dei Traguliformi (v.) e dei Pecoriformi (v.).
I Ruminanti hanno numerosi rappresentanti fossili, fino dall'Eocenico medio, e forse dall'inferiore. Fra le famiglie estinte ricordiamo: Caenotheriidae, Oreodontidae, Hypertragulidae, ecc.