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RUGIADA

di Filippo Eredia - Enciclopedia Italiana (1936)
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RUGIADA (dal lat. ros, roris, attraverso il prov. rosada; fr. rosée; sp. rocío; ted. Tau; ingl. dew)

Filippo Eredia

Col nome di rugiada si suole indicare qualsiasi deposito di acqua che si verifica naturalmente sui corpi esposti a cielo aperto, dal tramonto al sorgere del sole, e non prodotto né da precipitazioni acquee del cielo né da condensażione di nebbie. Tale deposito di acqua è dovuto alla precipitazione del vapore acqueo che si trova sospeso nell'aria allorquando, per un'intensa irradiazione favorita da grande serenità, la temperatura dei corpi situati sulla superficie della terra si abbassa al disotto del punto di saturazione di detto vapore d'acqua. La misura della rugiada si può fare con i drosometri (dal gr. δρόσος "rugiada"). In quello del Ferrero la quantità precipitazione si ottiene determinando l'aumento di peso di una tela di cotone (fustagno), esposta a cielo libero. Nell'apparecchio di F. Eredia si raccoglie invece la precipitazione entro un recipiente Dewar a forma di coppa che si richiude automaticamente appena sorge il sole; si misura poi il volume dell'acqua ottenuto. Nello strumento del Gamba, la rugiada, cadendo sulla superficie di un disco di ebanite, esercita la sua azione su una leva, la quale, vincendo la tensione di una molla e attraverso un adatto sistema di leve, sposta un indice scrivente su un foglio di carta. Nell'apparecchio Delcambre le gocce di rugiada cadono sopra una paletta solidale con uno stilo di alluminio che con una pennina congiunta ad esso lascia le tracce su un foglio di carta. In quello di Raimond si pesa la precipitazione depositata su del muschio collocato sul piattello di una bilancia molto sensibile e un indice collegato all'altro piattello segna le variazioni di peso.

La quantità di acqua fornita dalla rugiada, varia moltissimo da una località all'altra anche in relazione alla costituzione e qualità del suolo superficiale; in ogni caso essa rappresenta tuttavia, almeno nelle regioni temperate, una modesta aliquota in confronto al totale delle precipitazioni. Dines ha trovato che in Inghilterra, durante notti particolarmente favorevoli, si può deporre 0,1-0,3 mm. di rugiada; la media annua si può calcolare a 26 mm. con un massimo di 38. Il Ferrero trovò una media di mm. 0,13 per ogni notte dell'estate a Torino.

Nelle regioni intertropicali la rugiada fornisce talora una quantità di acqua assai più rilevante; E. Pechuël Loesche avrebbe misurato fino a 3 mm. di rugiada in una sola notte sulla costa di Loango. Pertanto nei paesi poveri di piogge la rugiada può avere per la vegetazione un'importanza non indifferente, perché mantiene in qualche modo il suolo umido e permette il sopravvivere di piante che sarebbero altrimenti uccise dalla prolungata siccità. Ciò si verifica in misura notevole anche nell'altipiano eritreo.

Vedi anche
suolo Superficie del terreno, in particolare, lo strato più superficiale di esso, formatosi in seguito all’alterazione del substrato roccioso per successive azioni fisiche, chimiche, biologiche da parte di agenti esogeni e degli organismi che vi si impiantano. È oggetto di studio della pedologia. ● La formazione ... acqua Composto chimico di formula H2O, assai diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme. Nel linguaggio corrente s’intende in genere l’acqua allo stato liquido. chimica 1. Generalità Per la sua abbondanza sulla superficie terrestre e negli organismi viventi gli antichi ... liquefazione Passaggio dallo stato gassoso (o aeriforme) allo stato liquido. La liquefazione di un aeriforme può avvenire, per sola compressione, soltanto se l’aeriforme è a temperatura inferiore alla temperatura critica (cioè, propriamente, se l’aeriforme è un vapore, essendo gas a temperature superiori alla temperatura ... nebbia Fenomeno meteorologico consistente in un ammasso di goccioline di acqua, che si formano in prossimità del suolo o sopra il mare e i laghi o lungo i fiumi per condensazione di vapore d’acqua, diminuendo in misura più o meno sensibile la visibilità. Per estensione, si parla di nebbia anche quando le goccioline, ...
Altri risultati per RUGIADA
  • rugiada
    Enciclopedia on line
    Precipitazione atmosferica costituita dalla condensazione del vapore acqueo atmosferico sui corpi al suolo. Si forma per il raffreddamento conseguente alla radiazione termica notturna del suolo ed è caratteristica delle notti serene. Appare, in particolare, sui vegetali (foglie di alberi, fili d’erba ...
  • rugiada
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    rugiada [Der. del lat. rosiata, dalla denomin. propria ros "rugiada"] [FML] La fase liquida incipiente di un vapore che inizi a condensarsi in una miscela aeriforme, costituita da goccioline che si depositano sulle superfici solide disponibili o restano sospese nella miscela aeriforme. ◆ [GFS] Nella ...
Vocabolario
rugiada
rugiada s. f. [lat. *rosiata, der. di ros «rugiada»]. – 1. Precipitazione atmosferica costituita dalla condensazione del vapore acqueo atmosferico sui corpi al suolo, causata dal raffreddamento conseguente alla irradiazione terrestre notturna;...
rugiadóso
rugiadoso rugiadóso agg. [der. di rugiada]. – 1. a. Bagnato, cosparso di rugiada: un prato r., erba r.; fiori, frutti r. (anche, con sign. estens., freschi, rigogliosi); notte r., in cui si forma molta rugiada. b. In usi estens. e fig.,...
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