RUGGERO Frugardo o dei Frugardi (noto sotto il nome di Ruggero di Salerno, Rogerius Salernitanus)
Chirurgo, vissuto nella seconda metà del sec. XII, sicuramente il maestro più insigne, forse il fondatore della grande scuola chirurgica salernitana, dalla quale ha inizio il rinascimento della chirurgia. La sua Chirurgia fu redatta da un suo allievo, Guido d'Arezzo, che la compì intorno al 1170 e scrisse l'indice dei capitoli e una prefazione Post mundi fabricam. Quest'opera fu il testo classico studiato per due secoli non solo in Italia, ma anche di là dalle Alpi. Ebbe una serie di commentarî fra i quali il più importante è quello dovuto a Rolando da Parma, allievo di Ruggero, scritto intorno al 1240. Dall'opera di R. deriva altresì il famoso libro intitolato Glossulae quatuor magistrorum super chirurgiam Rogerii et Rolandi che ebbe grandissima diffusione.
Ruggero fu chirurgo e operatore valentissimo, si attenne generalmente all'insegnamento di Alessandro di Tralles e di Paolo d'Egina, ma conobbe sicuramente anche l'opera dei chirurghi arabi e specialmente quella di ‛Alī ibn al-‛Abbās. Le sue osservazioni sulla patologia e la cura chirurgica delle malattie e delle lesioni del capo, del collo, del tronco e delle estremità, rivelano vasta esperienza, grande originalità di giudizio, notevole sicurezza nella tecnica. La scuola di Ruggero dominò tutta la chirurgia europea fino al Rinascimento.
La Chirurgia magistri Rogerii fu stampata per la prima volta nel 1-46 dai Giunta, poi dal De Renzi nella Coll. Sal., II, 428-496. I. a Chirurgia Rolandi nella Coll. Chir. Venet., 1497. Le Glossulae furono ristampate da C. Daremberg (Parigi 1854); la Chirurgia di Rolando da Parma fu ristampata da Carbonelli con volgarizzamento e note e una riproduzione del codice latino 1382 della Casanatense (Roma 1927).
Bibl.: C. Sudhoff, Beiträge zur Geschichte der Medizin im Mittelalter, Lipsia 1914-19.